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Parco Biblioteca degli Alberi. A tu per tu con la natura nel cuore di Milano

biblioteca degli alberi milano
Andrea Cherchi_foto_Bilioteca-degli-Alberi

E’ stata inaugurata lo scorso 27 ottobre, a Milano, la Biblioteca degli Alberi, un luogo di incontro in cui l’esplosione della natura incontra la popolazione.

Il nuovo bosco urbano è stato progettato da Studio Inside-Outside – Petra Blais , vincitore del Concorso internazionale di progettazione “Giardini di Porta Nuova – area Garibaldi Repubblica» con la collaborazione dell’arch. Franco Giorgetta.

I giardini sono formati dall’intrecciarsi di un sistema di sentieri  (larghi 2.5 metri) e viali (larghi 5 metri) dritti e funzionali, che collegano tutti i punti strategici di accesso a tutti i punti strategici di uscita.
Questi punti sono stabiliti in rapporto con le vie, gli edifici, le fermate dei mezzi pubblici e le altre aree attive intorno al parco, che pedoni e ciclisti devono raggiungere nel modo più semplice.
I sentieri sono orientati anche in direzione di luoghi più lontani, che ricordano al visitatore i molti tesori naturali e architettonici di Milano.

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immagine tratta dal sito comune milano

I viali possono essere considerati spazi funzionali e pratici: diventano un palcoscenico lineare per eventi quali mercatini, mostre, sfilate di moda e simili.
I loro punti di collegamento – in cui si incrociano percorsi diversi – formano delle piazzole di varie forme e misure, da utilizzare come ‘momenti’ per oggetti speciali come una scultura o una fontana, un palcoscenico temporaneo, una terrazza o una stanza permanente; e per qualsiasi tipo di attività di gruppo.

I percorsi lineari conducono il visitatore tra due punti secondo una linea retta, ma la complessa struttura della ‘rete dei sentieri’ nel suo insieme crea un interessante sistema di circolazione all’interno del parco.

Ciascun sentiero offre una sua prospettiva e una particolare esperienza dei giardini, delle foreste e delle molte vedute sulla città.

Seguendo i sentieri in una particolare direzione, il visitatore incontra con tutta facilità le numerose situazioni sociali, culturali e commerciali stabilite all’interno del parco, oppure lungo e oltre il suo perimetro.
I vialetti non sono solo superfici per camminare e pedalare, essi comunicano anche informazioni: indicano la direzione, recitano poesie e mostrano i nomi e l’origine degli alberi che formano la collezione della biblioteca. In generale, funzionano da spina dorsale dell’infrastruttura di servizio del parco: canali di scolo, irrigazione, sistemi di illuminazione, cavi elettrici e telefonici correranno a lato dei sentieri, o saranno integrati al loro interno.

Il parco nella sua interezza sale dolcemente dal livello stradale medio (±124,00) alla sommità del Tunnel del Nord e del Podio±130,50). In aggiunta, ciascun sentiero o campo può salire o scendere per unirsi senza interruzione coi vari livelli, aree o ingressi degli edifici interni e perimetrali al parco; per creare aree protette o in ombra, o per separare diversi ‘campi’ l’uno dall’altro quando necessario.

I campi

I sentieri generano un mosaico di aree irregolari che abbiamo chiamato ‘campi’.

Su ciascuno di questi è piantata una composizione specifica di piante perenni o di cespugli che formano una serie di giardini architettonici e ornamentali.

Ci sono giardini di fiori, piante aromatiche o arbusti, aree di gioco, per il picnic, un labirinto, vari esempi di arte topiaria, giardini di bambù e uno stagno naturale con piante acquatiche, anfibi e pesci; ci sono campi di tipo agricolo, di rose e piante aromatiche, un giardino di fiori e un giardino per cani.

Altri campi sono seminati con un misto di erba e fiori selvatici a formare ‘prati’; oppure sono tenuti a prato inglese, in entrambi i casi adatti e facilmente trasformati in aree adatte a molteplici forme d’uso.

Questi campi vegetali si alternano con campi lastricati che formano piazzole pubbliche di misura e forma variabili.

Qua e là, un fontanella offre refrigerio al visitatore e, nella parte nord-orientale del parco, uno dei campi digrada a diventare un’ampia scalinata in legno che conduce alla stazione di Porta Garibaldi.

Le foreste circolari

Gli alberi saranno organizzati in una serie di cerchi, distribuiti in tutto il sito, che insieme formano la Biblioteca degli Alberi, e a cui si deve il nome del parco.

Ciascun albero presente nella collezione è presentato in un cerchio aperto o concluso, ciascun cerchio denominato e indicato con delle scritte tracciate sui vialetti che lo attraversano o lo costeggiano.

Dato che ciascun circolo è formato da un albero specifico, le diverse specie sono incontrate in maniera straordinariamente intensificata: con caratteristiche e qualità moltiplicate dal loro numero, gli alberi avvolgeranno il visitatore con il loro odore, colore, movimento, suono, forma e struttura.

E la loro presenza si farà più intensa col passare del tempo. Mentre gli alberi della maggior parte delle ‘foreste’ saranno potati per liberare il loro tronco dai rami più bassi, le Foreste Circolari formeranno ‘stanze vegetali’ abitabili, spazi a disposizione del pubblico. Le chiome degli alberi creano un tetto che offre ombra e protezione, cambiando colore e massa durante l’anno, mentre le foglie cadute formeranno un invitante tappeto su cui passeggiare.

Qui sarà possibile praticare yoga o Tai Chi, riposare, leggere, dialogare o fare un picnic all’ombra.

Organizzare incontri o seminari durante il giorno, o rappresentazioni nel fresco della sera.

Il parco sarà un giardino sistematizzato, che offre non solo diverse esperienze e sensazioni del paesaggio, ma offre altresì un efficiente spazio all’aria aperta da usare nel tempo libero, per attività sportive ed eventi. I sentieri, i campi e le foreste circolari del parco formano uno spazio pubblico molto vario, capace di ospitare programmi culturali, commerciali e ricreativi: da piazzole o teatri all’aperto fino ad aree di gioco e campi sportivi, da terrazze e giardini a salotti e zone per picnic, da mercati a gallerie d’arte, da sale per concerti a spazi per conferenze, ad ambienti ideali
per chi ama le piante.

L’illuminazione

Il parco è illuminato in vari modi, per creare atmosfere diverse nelle diverse aree.

Il sistema dei vialetti è illuminato in ‘modo ufficiale’: con lampioni posti a distanza regolare lungo il percorso.

Alcuni campi o circoli presentano un’illuminazione aggiuntiva per enfatizzare la loro attività serale: alcuni hanno un pilone con una serie di faretti puntati in varie direzioni, altri un’illuminazione più soffusa, che parte da una base più bassa – o piuttosto un bagliore che anima l’area, quasi si trattasse di un salotto.

Gli alberi della maggioranza dei circoli (non di tutti!) sono illuminati per accentuare il loro volume e la loro bellezza.

fonte comunedimilano

vedi anche Autunno e Foliage