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FIUMARA d’ARTE – Sculture en plein air che raccontano la Sicilia

fiumara d'arte presti

Ci sono dei luoghi che meritano davvero di essere visitati, per la loro bellezza, certo, ma anche per il loro alto valore simbolico, portato con coraggio in apparenti piccole realtà territoriali.

fiumara d'arte atelier sul mare

E’ il caso di Fiumara d’Arte, un progetto indiscutibilmente ambizioso, nato più di trenta anni fa, fortemente voluto da Antonio Presti, artista e mecenate siciliano.

Finalità del progetto era riuscire a segnare artisticamente e, materialmente, una porzione di territorio tra i Nebrodi e le Madonie.

Si tratta di un importante esperimento, in cui l’arte diventa elemento integrante della natura, che la ospita.

Il Parco di Sculture en plein air

Il percorso, una vera e propria esperienza artistica, si snoda tra luoghi isolati e, a volte, nascosti.  Si  spazia dalla costa sino ad arrivare nell’entroterra più brullo e “duro”.

Numerosi artisti italiani ed esteri, contemporanei, hanno preso parte alla realizzazione di questo museo a cielo aperto, offrendo il loro contributo per la valorizzazione di un territorio, già di per sé, ricco di storia.Foto12

La scoperta di questo percorso artistico può iniziare partendo da Santo Stefano di Camastra per poter così ammirare, proprio sulla spiaggia, la prima opera, il Monumento ad un poeta morto di Tano Festa.

Si presenta come una gigantesca finestra blu che si apre sul mare, quasi ad affacciarsi sull’infinito.

Proseguendo si arriva sul ponte che attraversa il fiume Tusa. Qui l’opera La materia poteva non esserci di Pietro Consagra rappresenta una linea a due livelli, bianco e nero.

Risalendo la collina, si viene assorbiti dal silenzio della natura che, qui, diventa scultura “vivente”. Gli ulivi presenti, infatti, si intrecciano formando vere e proprie opere d’arte, entrando in totale simbiosi con l’evento artistico.

Si apre così, in cima, una Curva gettata alle spalle del Vento dell’artista Paolo Schiavocampo, un’opera totalmente circondata dalla natura e foriera di grandi emozioni per chi si ferma a contemplare.

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Labirinto di Arianna di Italo Lanfredini

Proseguendo il percorso si arriva a Castel di Lucio dove si erge, isolato, il Labirinto di Arianna di Italo Lanfredini, un vorticoso dedalo arroccato su di una collina.

Riprendendo la strada verso Mistretta si avvista una delle ultime opere d’arte, il Muro di Ceramica, opera in cui hanno partecipato quaranta artisti.

Opera altrettanto emblematica è l’Energia Mediterranea di Antonio Palma.

Installazione imponente che incombe sul paesaggio, condizionandone la percezione.

Soggiornare nell’arte

Il viaggio finisce, o meglio, continua, a Castel di Tusa dove nellHotel Atelier sul Mare, Antonio Presti, nel tempo, ha invitato noti artisti a trasformare alcune stanze dell’hotel in vere e proprie opere d’arte.

Queste, infatti, sono state interpretate, arredate e allestite in modo inusuale, trasponendo in esse concetti legati all’esistenza, alla morte, al viaggio.

Entrando in queste stanze si vivono percorsi introspettivi, a volte inquietanti, frutto della sensibilità che l’artista, di volta in volta, ha posto nell’atto creativo.

Le camere divengono così luoghi in cui l’arte si mostra, si consuma, luoghi in cui l’esperienza artistica si rinnova, offrendo incredibili suggestioni sia ai visitatori che ai villeggianti.

Nonostante l’interesse che nel tempo abbia suscitato sul pubblico questo imponente, quanto originale progetto, oggi sembra che tutto verta in condizioni difficili.

Le opere che lo costituiscono, infatti, proprio perché esposte alle intemperie, si stanno via via deteriorando, causa anche le piogge acide e la scarsa manutenzione.

Il museo ricco di installazioni disseminate sul territorio rischia di non farcela.

Lo stesso Antonio Presti, incappucciando con un sipario l’ultima opera di Tano Festa ha affiancato, al suo gesto, parole importanti “…l’arte non è abusiva, la bellezza non è un reato, non sono i codici di un diritto inapplicato a sancire ciò che è giusto, ma il pensiero che l’arte genera e la gioia di offrire l’emozione nel manifestarsi dell’opera”.

In copertina

Monumento ad un poeta morto di Tano Festa.

vedi http://www.toarchmagazine.it/index.php/2015/07/10/vortice-plastica-maria-cristina-finucci/anche 

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