Home > ambiente e territorio news > I suggestivi giardini di Villa d’Este
Foto in copertina di Dnalor 01

Immerso in un verde lussureggiante ai piedi dei Monti Lucretili, al confine tra Lazio e Abruzzo, troviamo uno dei simboli del Rinascimento italiano: Villa d’Este, che, insieme a Villa Adriana e Villa Gregoriana, descrive un percorso tra arte e natura che ha fatto guadagnare a Tivoli il titolo di “città delle Ville”.

Distante circa 30 km da Roma, Villa d’Este fu commissionata nel 1550 circa dal Cardinale Ippolito II d’Este, figlio di Lucrezia Borgia e di Alfonso I d’Este.

La mano è dell’architetto Pirro Ligorio, conosciuto anche per la progettazione dell’enigmatico Bosco di Bomarzo. Nei circa 4 ettari del complesso si trovano un palazzo residenziale, viali, giardini e imponenti fontane.

Nominata patrimonio dell’UNESCO nel 2001, i suoi giardini decorati da fontane sono delle vere e proprie opere d’arte: l’acqua del fiume Aniene attraversa un canale sotterraneo di 600 metri per poi uscire in superficie e creare sensazionali giochi d’acqua, incorniciati da alberi e rovine di epoca romana.

La Grande Fontana di Nettuno è famosa per il suo aspetto maestoso e prende il nome dalla statua del dio del mare, circondata da rigogliosi giochi d’acqua.

Foto di Neo_II. Licenza

Qui possiamo trovare anche due fontane realizzate da Gian Lorenzo Bernini, quasi un secolo dopo la costruzione della Villa: la Fontana del Bicchierone e la Cascata della Fontana dell’Organo. Quest’ultima appartiene alla categoria delle fontane musicali, di cui fa parte anche la Fontana degli Uccelli. Queste erano progettate in modo tale che l’acqua, zampillando, producesse delle correnti d’aria; l’aria, passando attraverso una camera del vento, veniva incanalata nelle canne dell’organo aperte, producendo così dei suoni che lasciavano increduli i presenti.

La Fontana della Rometta invece si fa rappresentante di simbolismi: raffigura infatti il Tevere e Roma, che viene raggiunta dall’acqua che sgorgava dai monti Tiburtini, simboleggiati dalla Fontana dell’Ovato. A rappresentare il percorso dell’acqua lungo il fiume Aniene, fu costruito il Viale delle Cento Fontane, decorato da maschere dall’aspetto zoomorfo e collegato al sottostante Viale dei Draghi dall’omonima fontana.

Visitare Villa d’Este è un percorso indimenticabile tra arte e natura, in uno dei giardini all’italiana più belli d’Europa, dove ammirare incantevoli opere architettoniche riempite di simbolismi e significati nascosti. La cornice naturale rende l’esperienza unica, al punto che si fa fatica a credere che a pochi chilometri di distanza la vita frenetica della Capitale continui ininterrotta.

Una meta perfetta per una gita nel weekend, se si vuole sognare di perdersi per un giorno in un luogo magico, lontano dal caos e dalla confusione della vita quotidiana.