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Long Studio, un’oasi per artisti in mezzo al mare

Fogo Island, Squish Studio casa artista

Sempre più in voga l’idea della casa studio per artisti.

Luoghi in cui ritrovare l’ispirazione immersi in spazi immensi e suggestivi.

Una ‘casa studio‘, nel pieno della natura e lontana dal caos dei centri abitati.

È così che si presenta alla vista Long Studio, l’edificio di 120 metri quadri progettato dall’architetto Todd Saunders sull’isola di Fogo, in Canada.

La struttura

Inaugurata ormai da diversi anni, è stata la prima ad essere realizzata tra le sei progettate dall”Arts Residency Program’ con l’intento di offrire ad artisti la possibilità di preaticare la loro ricerca intellettuale in un luogo quanto mai consono alle proprie esigenze creative.

L’intero centro è stato ideato per riqualificare l’attività turistica della piccola isola (che conta solo 2.700 abitanti) ed è stato commissionato dal ‘Fogo Islands Arts Corporation’.

Fogo Island, Squish Studio casa artista

Fogo Island, Squish Studio

La struttura della casa studio 

Collocato su un promontorio isolato e circondato dall’Oceano Atlantico, il Long Studio è raggiungibile soltanto a piedi, con un tragitto di circa dieci minuti dalla strada carrabile più vicina.

L’edificio presenta una forma essenziale ed allungata a parallelepipedo, interamente costruita in legno di pino, sull’esempio delle abitazioni dei pescatori locali.

Caratteristica principale è l’adattabilità dei vari spazi alle diverse stagioni.

All’ingresso si trova infatti un’area semi-aperta, da utilizzare in primavera; al centro invece la struttura è completamente scoperta, così da poter godere, in estate, delle risorse offerte dall’ambiente circostante.

L’ultima sezione, con vista sull’oceano e sostenuta da pilastri, è completamente chiusa, per offrire riparo nei periodi autunnale ed invernale.

Economia energetica e dello spazio del Long Studio

Dal punto di vista energetico l’edificio è del tutto autonomo e dotato di sistemi per lo smaltimento dei rifiuti.

L’organizzazione spaziale è stata invece progettata in modo da sfruttare il più possibile la superficie disponibile.

Come illustrato dal team di Saunders “La forma allungata e lineare della struttura permette di massimizzare il numero di aperture sulle pareti e lo spazio calpestabile.

Le ampie finestre su entrambi i lati del volume ed un grande lucernario sul tetto della struttura consentono il massimo afflusso possibile di luce naturale negli interni”.

Ad esempio, una sola parete profonda un metro riesce a ‘contenere’ un magazzino ed i servizi igienici.

È inoltre garantita una certa ‘discrezione’ sotto l’aspetto visivo: la porta d’accesso a ‘filo muro’, infatti, riesce a minimizzare l’accesso alle varie stanze.

Credits: Todd Saunders with Attila Béres, Ryan Jorgensen, Ken Beheim-Schwarzbach, Nick Herder, Rubén Sáez López, Soizic Bernard, Colin Hertberger, Christina Mayer, Olivier Bourgeois, Pål Storsveen

©Riproduzione Riservata

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