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Calce idraulica naturale, per un’edilizia green

Palazzo Sartoretti
Foto in copertina di Claudio Magnani, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Il recente restauro di Palazzo Sartoretti a Reggiolo mette in luce i numerosi vantaggi di questo materiale resistente ed ecosostenibile

I danni riportati in seguito al terremoto del 2012 avevano compromesso gravemente sia le strutture portanti sia i tramezzi interni e i controsoffitti di Palazzo Sartoretti, oltre ad aggravare lesioni preesistenti.

Il progetto di restauro promosso dalla Regione Emilia-Romagna si era basato da subito sull’utilizzo di prodotti naturali ed ecocompatibili.

Si è quindi presentata la necessità di trovare una soluzione costruttiva che da una parte rispettasse i materiali preesistenti e le decorazioni originali, ma che fosse anche abbastanza sofisticata e moderna da assicurare una massima resa e un minimo impatto ambientale.

La risposta a questa esigenza è stata fornita dalle soluzioni a marchio Weber di Saint-Gobain, e si chiama calce idraulica naturale.

Calce idraulica o biocalce: cos’è

Comunemente chiamata anche cemento povero (ne conserva infatti tutte le caratteristiche pur essendo molto più ecologica), la biocalce si ottiene dopo 36 ore di cottura a una temperatura di circa 1000°. Una temperatura più bassa rispetto ai circa 1400° necessari per il cemento, pur richiedendo tempi più lunghi.

Immagine dal manuale tecnico Restauro e Bio-edilizia di Weber Saint-Gobain

Ne esistono di diversi tipi, catalogati in base alla norma 459-1 del 2010 relativa alle calci da costruzione, e indicati dalla sigla Natural Hydraulic Lime:

  • NHL2: contiene fino al 10% di argilla
  • NHL3.5: contenente fino al 20% di argilla
  • NHL5: contenente fino al 30% di argilla

 

Tra queste, la calce idraulica NHL5 è la più resistente e durevole, per via del basso residuo di calce libera all’interno del legante finito, cosa che la rende adatta ad utilizzi esterni e in aree esposte.

Le strutture realizzate con biocalce sono anche molto più longeve, essendo resistenti ai sali solubili presenti nel terreno e negli altri materiali con cui entrano in contatto.

Un valido metodo di restauro…

Gli innumerevoli vantaggi della calce idraulica la rendono uno dei materiali di punta della bioedilizia: accanto alla già citata resistenza e alla sua natura eco-friendly, questo legante si dimostra nel tempo più flessibile del cemento, di conseguenza portato a riciclo e riutilizzo (in quanto “più morbido”). Inoltre si fissa anche se immerso in acqua, quindi è idoneo all’utilizzo in prossimità di fonti d’acqua come mare, canali e fiumi.

Immagine dal manuale tecnico Restauro e Bio-edilizia di Weber Saint-Gobain

Le sue proprietà igroscopiche (cioè di assorbire le molecole d’acqua dall’ambiente circostante) e la sua elevata traspirabilità consentono di moderare i livelli di umidità, migliorare la qualità dell’aria e contrastare anche la formazione di muffe, batteri e funghi.

Proprietà che rendono questa calce particolarmente adatta a interventi di restauro: non solo perché fortemente compatibile con i materiali più tradizionali, ma anche perché capace di prevenire futuri danni alla struttura e assicurarne una maggiore longevità.

 …e un prezioso alleato per l’ambiente

Nel progetto di Palazzo Sartoretti è stato possibile servirsi di diverse soluzioni Saint-Gobain come rasanti, malte e intonaci, tra cui webersan evocalce  , webertec BTcalceF  , webercalce rasatura  , webercalce iniezione5 e webercalce into F .

Rasante alla calce idraulica naturale NHL webercalce rasatura

 

I materiali preesistenti sono stati rispettati e il patrimonio storico preservato, ma non sarà solo l’edificio di Palazzo Sartoretti a trarre giovamento dall’intervento di restauro.

La calce idraulica è infatti una grande alleata dell’ambiente: le sue bassissime emissioni di composti organici volatili (VOC) e la capacità di assorbire l’anidride carbonica in fase di indurimento (processo di carbonatazione) la rendono un prodotto molto apprezzato nel campo della bioedilizia: è priva di sostanze nocive, previene la formazione di muffe e batteri ed è resistente ed elastica.

Utilizzare materiali ecocompatibili non è più un fattore secondario in fase di progettazione e realizzazione dell’opera. Uno degli obiettivi dell’edilizia moderna è costruire preservando l’ambiente, rispettando la tradizione e avvalendosi dei vantaggi dati dal progresso scientifico e tecnologico, per migliorare le condizioni abitative, la qualità dell’aria e, a lungo termine, salvaguardare la nostra salute.

Balasini enrico, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons