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Lana di roccia: una soluzione isolante green

Sfatiamo qualche mito su questo isolante, utilissimo per abbattere i costi nel rispetto dell’ambiente

in copertina, foto di Vilve Roosioks da Pixabay

Cos’è la lana di roccia?

Si parte da un mix di diabase, basalto e dolomite, fuse a una temperatura di circa 1400°. L’esposizione all’elevata temperatura sfibra i vari componenti, che vengono poi modellati su diversi strati sovrapposti. Si ottiene così un materiale lanuginoso dalle molteplici proprietà: la lana di roccia, un tipo di lana minerale utilizzata sia in ambito industriale che residenziale, e persino in progetti innovativi come le colture idroponiche.

Per lungo tempo la lana di roccia è stata ritenuta un materiale cancerogeno, ma autorevoli studi in merito la classificano tra i materiali “non classificabili come cancerogeni per l’uomo” in quanto anche in caso di assorbimento attraverso pelle o vie orali, l’organismo può espellere le fibre senza problemi. La stessa cosa vale per altre lane minerali, come la lana di vetro, ricavata portando a fusione una miscela di vetro e sabbia.

Ma vediamo nel dettaglio cosa ci può offrire questo materiale sostenibile e sicuro.

Vantaggi e utilizzi

A Paroc, marchio importato dalle Link Industries Spa , è stato assegnato il marchio di qualità RAL, che attesta che i prodotti in lana di roccia non contengono sostanze cancerogene, mutagene o tossiche

Non a caso, la lana di roccia è uno dei materiali più utilizzati nell’edilizia moderna. La sua struttura la rende uno dei migliori materiali isolanti, sia dal punto di vista termico che acustico.

Fattori importanti per il comfort abitativo e per l’ambiente, oltre che per l’abbattimento dei costi di riscaldamento e condizionamento.

Ma non è tutto: questo materiale garantisce ottime prestazioni anche nella resistenza al fuoco. Le sue fibre resistono a temperature superiori ai 1000° conservando intatte proprietà isolanti e stabilità strutturale.

La lana di roccia costituisce quindi un valido sistema di protezione che funge da barriera: in caso di incendio, ritarda il collasso della struttura e permette alle persone di avere il tempo di mettersi in sicurezza.

Ad un alto livello di stabilità meccanica si aggiunge una notevole resistenza nel tempo, con conseguente risparmio dei costi di manutenzione.

Grazie alla sua struttura “a cella”, la lana di roccia possiede ottime proprietà traspiranti, che favoriscono il ricircolo dell’aria ed evitano il proliferare di muffe, microrganismi e insetti, migliorando la vivibilità delle abitazioni.

Pannello in lana di roccia Isover , trattata con speciali leganti a base di resine termoindurenti

Questo materiale può essere trattato per conferirgli caratteristiche idrorepellenti oppure idroassorbenti, a seconda delle necessità: ad esempio, può essere utile impiegarlo nella costruzione di serre per avvantaggiare il ricircolo dell’acqua, o come strumento per il drenaggio dell’acqua piovana.

La questione ambientale: la lana di roccia è pericolosa?

La risposta è no. Per quanto riguarda la questione dello smaltimento, spesso gravosa nel caso dei rifiuti industriali, la lana di roccia ci riserva una sorpresa finale: è biosolubile e riciclabile all’infinito, ed è stata inserita tra i “rifiuti speciali non pericolosi”: non contiene quindi alcun tipo di sostanza nociva né irritante.

Infine, le rocce presenti nel mix iniziale sono reperibili in natura in abbondanza, e i costi di produzione sono relativamente bassi rispetto agli altri tipi di isolante.

Per concludere, la lana di roccia si mantiene salda nella classifica dei materiali più sicuri, sia per abitazioni civili che per impianti industriali. A questo si aggiunge un vantaggio in termini economici e ambientali, con uno spreco energetico ridotto al minimo e la certezza di una soluzione rispettosa dell’ambiente.