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Vetri autopulenti: più pulizia con meno fatica

Foto di donterase da Pixabay

La fotocatalisi applicata ai vetri: sono in molti a fare questa scelta innovativa per la propria casa. Vediamo perché

La pulizia dei vetri è un’incombenza a cui non si può sfuggire. Secondo alcuni sondaggi, pare che la maggior parte delle persone ci si dedichi circa una volta al mese. Probabilmente controvoglia.

Ora, immaginate di non dovervi più dedicare a questo compito ingrato. Anche se sarebbe più corretto dire: immaginate di ridurre drasticamente la frequenza di pulizia dei vetri di casa vostra.

Non è uno scenario fantasioso: è già possibile con i vetri a tecnologia fotocatalitica.

Cosa sono i vetri autopulenti?

La fotocatalisi, di cui vi avevamo già parlato in questo articolo, è il processo per cui è possibile eliminare elementi nocivi e sporcizia di natura organica e inorganica presenti nell’aria e sulle superfici, avvalendosi della luce solare.

Foto ©Saint Gobain

La sporcizia di natura organica viene decomposta e lavata via con la pioggia o con un getto d’acqua, insieme ai residui inorganici. Il rivestimento idrofilo evita anche la formazione di striature d’acqua sulla superficie del vetro.

Una soluzione del genere si rivela particolarmente utile in caso di vetrate molto ampie e nel caso di finestre poste in posizioni difficoltose da raggiungere, per cui sarebbe necessario l’uso di piattaforme sospese.

Ovviamente funzionano anche durante giornate non particolarmente soleggiate e durante la notte. È importante però che le vetrate siano adeguatamente esposte a sole e pioggia e installate in posizione verticale o inclinata, per permettere all’acqua di scorrere portandosi via lo sporco.

Foto ©Saint Gobain

L’azienda Saint-Gobain ha ideato la tecnologia Bioclean®, che sfrutta proprio la fotocatalisi per la pulizia dei propri vetri.

Il rivestimento, oltre a non alterare la trasparenza dei vetri autopulenti, si può abbinare con altre opzioni comfort, come l’isolamento termico (Planitherm Inox) e acustico (Standip Silence) o la schermatura solare.

L’azienda ne raccomanda l’uso per finestre, lucernari, balaustre e verande, in ogni tipo di ambiente e specialmente in aree inquinate.

Richiede una minima e semplice manutenzione, la cui regola principale è quella di non utilizzare oggetti taglienti o detergenti abrasivi o anti-pioggia per eliminare lo sporco tenace, ma limitarsi a un panno morbido imbevuto di acqua calda e sapone.

Di pari livello sono i vetri autopulenti Pilkington Activ™, la cui tecnologia si basa sull’azione fotocatalitica del biossido di titanio. La forte resistenza a graffi e abrasioni e la sua durevolezza lo rendono un prodotto valido e conveniente.

Come si comporta la vetrata Pilkington Activ™ (a destra) nei confronti della condensa, rispetto ad una normale vetrata basso emissiva (a sinistra). Foto ©Pilkington

Altro aspetto interessante dei vetri autopulenti Pilkington è la capacità di ridurre l’appannamento delle vetrate rimuovendo la condensa esterna, fenomeno riscontrato frequentemente nelle vetrate isolanti basso emissive.

Una scelta che fa risparmiare tempo e fatica

Questi “vetri a bassa manutenzione” richiedono una frequenza di pulizia davvero minima, comunque molto più semplice e veloce rispetto a un vetro tradizionale.

L’eliminazione degli inquinanti consente una azione anti-batterica e auto-disinfettante, che attacca batteri, funghi e virus.

In sostanza, il vetro autopulente è una soluzione in grado di farci guadagnare tempo e risparmiare fatica, senza rinunciare ai vari comfort che le vetrate di ultima generazione possono garantirci