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Lana di vetro: isolante green versatile e resistente

Foto di Q K da Pixabay

La lana di vetro è uno dei materiali isolanti più utilizzati. Scopriamone i vantaggi

Un miscela di vetro, sabbia, calcare, carbonato di sodio e boro, portati a una temperatura di 1400-1500°C. È così che si ottiene la lana di vetro, una fibra minerale naturale modellabile in diversi formati a seconda dello scopo a cui è destinata: ciò che a noi interessa in questa sede sono soprattutto i suoi utilizzi in edilizia, come isolante termico e acustico.

Noto come materiale stabile e dalla buona resistenza meccanica, la lana di vetro può essere utilizzata per l’isolamento di pareti divisorie e perimetrali, pavimenti, facciate, coperture piane e inclinate.

Quali vantaggi offre la lana di vetro?

Essendo un materiale molto versatile, può essere prodotta in diversi formati, come rotoli, pannelli e fiocchi per insufflaggio, questi ultimi destinati all’inserimento in intercapedini.

Foto ©Isover Saint Gobain

La sua struttura lanuginosa presenta degli spazi tra le fibre, che, pieni di aria, la rendono un ottimo isolante termoacustico.

Per questo si usano soprattutto pannelli e rotoli, questi ultimi particolarmente adatti in prossimità di ponti termici, cioè zone dove il flusso di calore tra interno ed esterno è maggiore e che richiedono quindi prestazioni migliori in termini di isolamento.

L’azienda Isover del Gruppo Saint Gobain offre un’ampia gamma di prodotti di questo genere, come la linea Isover G3, progettata per l’applicazione in esterno. I tre prodotti di punta sono destinati all’isolamento termico e acustico di coperture piane e a falda, anche in legno o latero-cemento e di pareti e solai.

lana di vetro isover

Pannello arrotolato in lana di vetro 4+ e idrorepellente Isover AcustiPAR 4+ . Adatto all’isolamento termico e acustico di pareti in gesso rivestito e in laterizio, è prodotto con il 95% di materie prime e riciclate e con un esclusivo legante brevettato di origine naturale. Foto ©Isover Saint Gobain

Altro vantaggio è la capacità di assorbire l’umidità e permettere il passaggio del vapore acqueo, prevenendo la formazione di muffe. Essendo materiale inorganico al 95%, è inattaccabile da batteri e altri organismi.

A questo si aggiunge la forte resistenza al calore: i prodotti in lana di vetro appartengono alla classe più alta di resistenza al fuoco, data le loro qualità ignifughe.

Lana di vetro o lana di roccia?

Spesso le troviamo associate sotto la definizione di fibre minerali, e per buone ragioni. La lana di roccia condivide molti aspetti con i prodotti in fibra di vetro: le capacità isolanti, la resistenza all’umidità, al fuoco, alle muffe e la durabilità. Senza trascurare poi l’aspetto green di questi materiali, organici e quindi quasi completamente riciclabili.

Le poche differenze possiamo trovarle nella varietà di utilizzi: a suo vantaggio, la lana di vetro può essere utilizzata anche per l’isolamento di tubazioni; prodotta in fiocchi, è usata per l’insufflaggio di intercapedini.

Infine, la lana di vetro presenta una maggiore flessibilità, ed è quindi più adatta a superfici irregolari.

Per sapere di più sulla lana di roccia, leggi questo articolo.

Fibre minerali: scelta sicura ed ecosostenibile

I prodotti in fibre minerali sono indicati dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come “non classificabili quanto alla cancerogenicità per l’uomo”. Sono entrambe presenti in gran quantità in natura, e hanno costi di lavorazioni più convenienti rispetto ad altri tipi di isolanti.

lana di vetro

Rotolo in lana minerale di vetro senza rivestimento KI FIT 035, prodotto con materie prime riciclate e con l’utilizzo di Ecose Technology®. Foto ©Knauf

Alcune aziende si stanno muovendo per limitare al massimo l’impatto ambientale di questi materiali, come la già citata Isover ma anche Knauf, che ha sviluppato la ECOSE® Technology, basata su un legante a base di resina privo di formaldeide, sostanza spesso responsabile di inquinamento indoor, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.

Questa tecnologia permette di risparmiare circa il 70% dell’energia in fase di produzione utilizzando circa l’80% di vetro riciclato, conservando tutti gli standard di isolamento termico e acustico, con un impatto ambientale grandemente ridotto.