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Inquinamento indoor: un aiuto dall’edilizia

foto in copertina ©Gyproc

Una strada per difendersi dall’ inquinamento indoor ci è offerta dalla tecnologia Activ’Air, capace di assorbire le sostanze chimiche presenti nell’aria e renderle inerti

Molti di noi trascorrono la maggior parte del tempo in ambienti al chiuso. Quello che non tutti sanno, è che a volte la qualità dell’aria degli ambienti interni può essere peggiore rispetto a quella che respiriamo all’esterno.

L’aria delle nostre abitazioni e uffici può essere compromessa da elementi come la formaldeide contenuta in materiali d’arredo, fumi di tabacco, colle, o anche polveri emesse da stampanti e fotocopiatrici e componenti chimici contenuti in detergenti e detersivi. Per non parlare delle sostanze nocive prodotte in fase di costruzione da isolanti, tinte e vernici.

Per questo ottime abitudini come il frequente ricambio d’aria e la corretta ventilazione degli ambienti possono non essere sufficienti ad evitare l’insorgere di problemi di salute come tosse, mal di testa e irritazioni agli occhi.

Come possiamo proteggerci al meglio?

tabella sorgenti formaldeide in casa

Foto ©Gyproc

Il composto organico volatile (VOC) più studiato è la formaldeide, ed è tra i più diffusi negli ambienti indoor: per questo la sua concentrazione viene usata come “marker” della qualità dell’aria indoor.

Una strada per difendersi dall’inquinamento indoor ci è offerta dalla tecnologia Activ’Air. L’azienda Gyproc ha realizzato una linea di lastre in cartongesso, controsoffitti e intonaci capaci di assorbire le sostanze chimiche presenti nell’aria e renderle inerti: nello specifico, ogni m² di superficie rivestita con tecnologia brevettata Activ’Air può eliminare fino al 70% della formaldeide contenuta in un m3 d’aria.

Questo tipo di soluzione è simile al procedimento indotto con il cemento fotocatalitico, di cui vi abbiamo parlato qui. In quel caso, l’ossigeno attivato dalla luce solare decompone gli inquinanti presenti nell’aria, trasformandoli in sostanze meno dannose come nitrati e carbonati.

La nuova lastra in cartongesso DuraGyp ECO Activ’Air, additivata con fibre di vetro e fibre di legno, è caratterizzata da maggiore durezza e resistenza meccanica, un ridotto assorbimento d’acqua e contribuisce ad incrementare la resistenza al fuoco nei sistemi in cui viene installata.

DuraGyp, oltre ad essere composta per il 35% di materiale riciclato (attualmente la percentuale più alta sul mercato), è realizzata con legno dolce selezionato, caratteristica importante in quanto le polveri di legno duro sono state classificate come cancerogene dalla IARC. La tecnologia Activ’Air ha un’efficienza prolungata e duratura, che può arrivare anche a 50 anni.

Questa tecnologia può essere depotenziata da altri elementi di finitura?

ambiente indoor

Controsoffitti Gyptone Activ’Air® . Foto ©Gyproc

La risposta è ni. Le finiture sono solitamente realizzate con materiali traspiranti, come ad esempio idropitture o carta da parati traspirante, che non influiscono in alcun modo sulle prestazioni. Fanno parte di questa tipologia di prodotti quelli della linea Vita del Gruppo Ivas.

Qualche criticità potrebbe venire dall’uso di carta da parati vinilica, che potrebbe inibire l’assorbimento della formaldeide di circa il 20-30%.

Per concludere, Activ’Air è una tecnologia figlia di quel progresso che non solo migliora il comfort abitativo, ma si prende cura anche della nostra salute, e, non meno importante, denota una scelta responsabile nei confronti dell’ambiente.