17 marzo 2018 – 13 maggio 2018
ZUECCA PROJECT SPACE – VENEZIA
vernissage 17 MARZO 2018 ore 18:00
www.zueccaprojectspace.com
press release
Il racconto espositivo di Luigi Carboni – in questa mostra – si articola e si interroga sull’individuazione del tratto distintivo che separa la pittura astratta da quella figurativa.
Grandi tele ad olio e acrilico, senza timore o freno, si affiancano a dipinti di piccolo formato; le opere si mostrano con un’ampia porzione di bianco, che separa l’immagine dal bordo del quadro, creando così l’illusione di una doppia cornice.
La pittura di Carboni
La superficie pittorica è animata da geometrie concentriche, con vibrazioni optical, che si stratificano tra loro ri / velando le immagini sottostanti: paesaggi e luoghi, figure e fantasmi presenti nello spazio di un’unica narrazione.
Su queste immagini, appaiono fessure lattiginose, fori circolari, cerchi che sembrano lenti ottiche, corpi celesti perfettamente intagliati che scompongono e ricompongono la forma aggredita e recisa.
L’elemento distintivo dell’opera di Carboni è il fatto di aver affrontato i soggetti della pittura in bilico tra espressività vigorosa e allucinato fotorealismo, con l’impiego di elementi solo apparentemente “decorativi” che conducono all’analisi degli strumenti di produzione tecnica dell’immagine diventando il soggetto / oggetto del quadro, ponendosi al limite tra il lirismo della materia e la narrazione metafisica di storie reali.
L’esposizione comprende alcune sculture, oggetti nudi, diretta emanazione del processo pittorico.
La poetica di Carboni, assume le caratteristiche di una riflessione concettuale, una risposta personale sul suo ruolo di consumatore di immagini in un mondo senza orizzonte storico o politico, saturo di informazioni / immagini dove l’essere umano è in contatto “con tutti e tutto, ma presente a niente”, come ha affermato Zygmunt Bauman nel suo testo Modernità liquida.