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LA VILLA DEI MOSAICI A SPELLO, MERAVIGLIE ARCHEOLOGICHE DELL’UMBRIA

spello villa dei mosaici

Decorazioni ad ottagoni, uccelli e anfore stilizzate, e poi Bacco, il vino, la vendemmia e un susseguirsi di animali selvatici e figure fantastiche.

Sono solo alcuni dei soggetti che popolano i meravigliosi mosaici della Villa di Spello, grande dimora romana rinvenuta per caso.

Come per tante scoperte archeologiche, infatti, anche quella della Villa dei Mosaici di Spello è avvenuta casualmente.

Nel 2005, durante una campagna di scavi per la realizzazione di un parcheggio, in località Sant’Anna, è stato rinvenuto un complesso monumentale di epoca romana, unico nel suo genere per l’Italia Centrale.

Si tratta della pavimentazione di una villa tardo imperiale, una porzione della quale è databile in età augustea (27 a.C.-14 d.C.), attestata dai resti di pavimentazione in cementizio, l’altra in piena età imperiale, tra il II e gli inizi del III secolo d.C.

spello mosaici villa umbria

La maestosa dimora romana si componeva di almeno 20 ambienti, di cui 10 pavimentati da pregiatissimi mosaici ben conservati, policromi, raffiguranti animali, vegetazione e figure umane.

Le tessere, di ottima fattura, lasciano pensare a maestranze di livello e provenienti da Roma al servizio di un committente altolocato e facoltoso del posto.

Si pensa possa essere stato un grande viticoltore di zona, perchè numerose sono le immagini di vita vinicola raffigurate proprio nei mosaici.

La struttura della Villa

La grande Villa si estende per una superficie di circa 500 mq.

Per recuperare il fortuito ritrovamento è stato subito attivato un cantiere di  restauro durato ben 13 anni.

A marzo scorso è stato inaugurato l’edifico che contiene, a protezione, le splendide pavimentazioni, grazie anche ad un progetto architettonico complesso che ha cercato di stabilire una continuità tra passato e futuro.

 

Le stanze dei mosaici 

  • Stanza degli uccelli
  • Stanza delle anfore
  • Il triclinio
  • Stanza del sole radiante
  • Stanza del mosaico geometrico
  • Il peristilio
  • Stanza degli scudi
  • Ambiente riscaldatovilla mosaici spello umbria

 Il progetto architettonico

Fondamentale per la messa in sicurezza della Villa dei Mosaici è stata la realizzazione di una struttura contemporanea in grado di proteggere i ritrovamenti musivi.

Il progetto è stato condotto dallo Studio Alfio Barabani Architects (Tordibetto di Assisi – Perugia). Il progettista ha subito pensato ad una struttura capace di dialogare con le preesistenze archeologiche e il paesaggio circostante.

Segno caratterizzante l’intero edifico è, infatti, la copertura ondulante, che segue cioè i dolci declivi della campagna umbra riportando l’elemento naturale proprio sulla copertura che è realizzata in prato.

I colori caldi del rame e del calcestruzzo pigmentato riecheggiano le murature in pietra del borgo poco distante, rimandando ad esso, così, la tacita citazione del luogo.

Le scelte progettuali

La caratteristica copertura sinusoidale è stato l’elemento guida di tutto l’intervento.

L’area oggetto di intervento, infatti, è ben visibile dal centro storico di Spello.

Adottare la classica copertura a capanna di una struttura industriale avrebbe certamente cozzato con tutto l’insieme paesaggistico.

Da qui la coraggiosa intuizione di intraprendere una scelta dirompente ma che ponesse in relazione i due ambiti territoriali distanti ma, percettibilmente e visivamente vicini.

spello villa mosaici

Arch. Barabani schizzi progettuali

Il progettista Arch. Alfio Barabani racconta che “il primo sopralluogo al cantiere degli scavi ci ha posto di fronte, proprio come un primo piano cinematografico, lo splendido paesaggio della città, in una prospettiva di grande armonia compositiva, dove la bidimensionalità della cinta muraria, il volume tondo della torre la guglia piramidale di un campanile così come il volume quadrangolare dell’altro, “invadono” lo spazio antistante.

spello villa mosaici

Arch. Barabani schizzi progettuali

L’idea che si è fatta avanti è stata quella di ristendere il piano di campagna del vigneto sopra la Villa, sollevandolo dolcemente in alcune sue parti per creare degli “occhi” sulla città; in un certo qual modo il “piano” medievale della campagna viene riproposto sopra la Villa come vi è stato per tanti secoli, ma la bellezza dei mosaici lo solleva in alcune sue parti, ma sempre con armonie di forme o di segni caratteristici del paesaggio umbro.”

Inoltre il tetto verde ha garantito la  continuità tra il piano del vigneto e quello della copertura.

Punto di rottura con la tradizione invece è stato il materiale impiegato per costruzione delle mura perimetrali.

Qui, infatti, non sono stati impiegati i classici materiali della campagna umbra, come il laterizio o la pietra calcarea.

La scelta è stata dettata da un’esigenza di riconoscibilità della preesistenza. La Villa dei Mosaici di Spello, infatti, è realizzata con  mattoni di laterizio.

Il progettista ha cercato così di non confondere il visitatore, permettendogli di immergersi immediatamente nella storia storicizzata.

Ecco allora che la scelta è ricaduta su materiali semplici e lineari, poco accattivanti semanticamente ma ugualmente incisivi a connotare l’intera struttura di personalità architettonica e paesaggistica.

Un progetto eco-compatibile per Spello

Molta importanza è stata riservata alla compatibilità ambientale e all’efficienza energetica.

Soluzioni a basso impatto ambientale è, ad esempio, la copertura verde che,oltre ad inserire perfettamente nel paesaggio il costruito, al tempo stesso, riduce il surriscaldamento estivo degli ambienti interni fungendo da vero e proprio regolatore termico.

“Il pacchetto verde – continua Barabani –  è costituito, tra gli altri, da materiale di origine vulcanica (lapilli, zeoliti, etc.) che, avendo grande capacità di inerzia idrica, riduce notevolmente il fabbisogno idrico medesimo. I semi selezionati per il prato sono anche essi scelti con ridotte esigenze idriche.”

Oltre alla copertura a verde, è stata realizzata una copertura con pannelli solari di tipo amorfo, in grado cioè di aderire perfettamente alle curvature della copertura.

Inoltre, grande attenzione è stata prestata per il recupero delle acque meteoriche attraverso una vasca di circa 40 metri cubi. L’accumulo consente anche di ridurre l’immissione in fogna di acque meteoriche.

Infine sono stati impiegati materiali di riciclo o riciclabili. Il legno fa da padrone e conferisce all’intera struttura interna grande fascino e suggestione.

Legno lamellare alle strutture ed isolanti termici e acustici, di tipo naturale, conferiscono comfort abitativo e di permanenza.

Insomma un progetto che guarda al futuro nel rispetto del passato e del paesaggio.

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