Home > arte NEWS > TONY CRAGG – Endless Form. Il grande scultore espone al Museo Nivola

TONY CRAGG – Endless Form. Il grande scultore espone al Museo Nivola

tony cragg museo nivola orani
Dreaming_i_159x285x153_Bronze_2006_ ph Charles-Duprat

Volumi flessuosi, curve morbide e superfici in movimento.

Sono le sculture di Tony Cragg che, in questo periodo e fino al 30 settembre, popolano le sale del Museo Nivola, a Orani in provincia di Nuoro.

TONY CRAGG – ENDLESS FORM il titolo della mostra dedicata al grande scultore contemporaneo che, per la prima volta, presenta le proprie opere in Sardegna.

L’esposizione, a cura di Giuliana Altea e Antonella Camarda, percorre i fitti meandri della scultura vista come strumento attraverso il quale potersi confrontare con lo spazio.

La scultura, infatti, riesce più di ogni altra manifestazione artistica, a indagare la forma in relazione ai materiali e all’ambente circostante.

Le grandi opere esposte stabiliscono un profondo dialogo con lo spazio museale e, idealmente, anche con il paesaggio che si riesce a intravedere dalle grandi finestre.

Sculture dalle forme infinite, mutevoli e cangianti

Questa capacità di dialogo viene enfatizzata dalle grandi dimensioni delle opere esposte che, se pur notevoli, bene si inseriscono nelle architetture mantenendone inalterate le prospettive e le dinamiche spaziali.

tony cragg museo nivola orani

Dreaming_d_159x285x153_Bronze_2006_ ph Charles-Duprat

Variano al variare delle diverse condizioni di luce e delle ore del giorno, si lasciano percepire dal visitatore in una visione a tutto tondo, dando mostra del processo artistico dinamico che le ha generate.

Anche se non c’è niente di lineare, ogni cosa genera qualcos’altro.

Nel materiale stesso c’è una specie di energia che si auto-propaga e si auto-genera.” Queste le parole di Tony Cragg nel raccontare l’atto creativo delle sue sculture, sempre ricche di estrema tensione materica.

La scultura di Tony Cragg

Movimenti rotazionali si alternano a torsioni e tagli prodotti sulla materia, in senso verticale che, paradossalmente, sembra quasi sfidare la legge di gravità.

Pensiamo alle due alte colonne lignee di Pair, 2015, o all’esile spirale d’acciaio di Zimt, 2014).

Altre opere conducono il nostro sguardo a stratificazioni (Caught Dreaming, 2006) o offrono sculture totalmente permeabili alla luce e all’atmosfera (Hedge, 2008).

Visioni barocche, elementi minimalisti pregni di ricordi legati al dinamismo futurista, aiutano l’osservatore ad entrare in contatto con l’opera d’arte in un’esperienza tattile e motoria insieme.

In verità, è come se le sculture di Cragg si volessero far toccare a tutti i costi, in modo da essere percepite, anche fisicamente, da chi le osserva.

Ruolo importante viene attribuito al grado di finitura che, a seconda della tipologia, offre una resa e percezione scultorea sempre diversa e nuova.

Calda, fredda, liscia o ruvida. E’ la pelle dell’opera d’arte; una superficie che, di volta in volta, modifica l’approccio visivo alla scultura.

Anche i colori ne determinano le varie impressioni in chi osserva, trasformandosi in creature organiche, viventi.

Grandi esseri affascinanti, tanto pesanti quanto leggiadri e mutevoli, armonici e plastici, pronti a condurci in luoghi lontani.

©Riproduzione riservata

Tony Cragg


Tony Cragg (Liverpool 1949) è uno dei massimi scultori contemporanei, noto per la sua incessante sperimentazione su forme e materiali.

Formatosi alla Wimbledon School of Art e al Royal College of Art di Londra, dal 1977 vive e lavora a Wuppertal, in Germania. All’inizio degli anni Ottanta passa gradualmente dall’installazione alla scultura come oggetto autonomo.

Nel 1982 e nel 1987 partecipa a Documenta a Kassel e nel 1988 rappresenta la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia; nello stesso anno riceve il prestigioso Turner Prize. Eletto Chevalier des Arts Lettres nel 1992, membro della Royal Academy nel 1994, premiato con il Praemium Imperiale per la scultura dalla Japan Art Association nel 2007, Cragg è stato più di recente nominato Fellow dell’University of the Arts di Londra (2012); premiato con la Medaglia d’onore per l’arte dell’Hermitage, in Russia (2012) e ha ottenuto l’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania (2012).

Nel 2016 è stato creato Cavaliere d’Inghilterra. Dal 2006 al 2014 è stato il direttore della Kunstakademie di

Düsseldorf, una delle più prestigiose dell’intera Germania.

Cragg ha anche fondato la Cragg Foundation, un’organizzazione non profit che si occupa di esporre, insegnare e promuovere la scultura nel Waldfrieden Sculpture Park a Wuppertal.

Ha esposto nei più importanti musei internazionali e, negli ultimi anni, ha sviluppato il rapporto con lo spazio pubblico. Attualmente cinque sue sculture monumentali sono installate lungo la Park Avenue di New York come parte del NYC Parks Art in the Parks program.

Il Museo Nivola

Il Museo Nivola di Orani (Nuoro), sito al centro di un parco nel cuore della Sardegna, è dedicato all’opera di Costantino Nivola (Orani, 1911 – East Hampton, 1988), figura importante del contesto internazionale incentrato sulla “sintesi delle arti”, l’integrazione tra arti visive e architettura, e personaggio chiave negli scambi culturali tra Italia e Stati Uniti del secondo Novecento.

Il museo possiede una collezione permanente di oltre duecento sculture, dipinti e disegni di Nivola e organizza mostre temporanee incentrate in prevalenza sul rapporto fra l’arte, l’architettura e il paesaggio.

www.museonivola.it

TONY CRAGG. ENDLESS FORM

Museo Nivola, Orani (Nu), 30 giugno – 30 settembre 2018

a cura di Giuliana Altea e Antonella Camarda

Main sponsor: Fondazione di Sardegna

Partner istituzionali: Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Orani

Progettazione allestimento: Alessandro Floris

Supporto tecnico: Antonello Curcio, Michael Lamich

Trasporto e realizzazione allestimento: Stockhorst GmbH, Tiemme S.r.l.; Artigianato e Design;

Sardigna Print

Assicurazione: Axa Art – D. & P. Assicurazioni Snc

Opere in mostra courtesy Buchmann Galerie Berlin

Foto: Charles Duprat

Catalogo : Postmedia Books

vedi anche