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Dalle piante al pavimento: le malte naturali

Il progresso in materia di edilizia sostenibile sembra non conoscere battute d’arresto. Scopriamo insieme un tipo di malta, destinata alla realizzazione di pavimentazioni, ricavata da materiali completamente di origine vegetale.

Mapestone GR-ECO è una malta premiscelata a base di fibre naturali di origine vegetale ed aggregati minerali.

Viene utilizzata per la fugatura di pavimentazioni architettoniche in pietra poco sollecitate al traffico come aree d’accesso ad abitazioni, parcheggi soggetti a modesto traffico veicolare, o per marciapiedi e porticati. Il materiale non contiene cemento o altri leganti di natura chimica. La parte legante di questa malta ha proprietà autorigeneranti: le fibre che la compongono trattengono l’acqua e la rilasciano sotto forma di vapore proprio come fa una spugna: caratteristica che la rende idonea per la realizzazione di pavimentazioni filtranti. La sua composizione aiuta a ridurre fino al 95% le emissioni di CO₂, responsabili dei cambiamenti climatici.

© Mapei

Mapei, l’azienda produttrice, si è già fatta conoscere come una delle aziende più attente in materia di sostenibilità. È stata infatti recentemente inserita da Il Sole 24 Ore e Statista nell’elenco delle 200 aziende più attente alla salute dell’ambiente.

Quest’anno Mapei ha ottenuto anche un riconoscimento da parte di Green Star – Le Aziende Sostenibili 2022 (la più importante indagine online sulle politiche aziendali sostenibili in Italia) nella categoria Chimica: l’azienda, come affermato da Mikaela Decio, Corporate Environmental Sustainability Manager di Mapei, si impegna costantemente “per ridurre l’impatto del ciclo di vita dei prodotti, nell’ottica di un’economia circolare, e per contenere il consumo di materie prime vergini all’ingresso, puntando sulla ricerca volta alla parziale sostituzione di quelle materie prime ad alti impatti ambientali“.

L’iniziativa è promossa dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza, insieme a La Repubblica A&F, e punta a individuare quali aziende italiane si sono distinte per le proprie politiche green, considerando aspetti come la sostenibilità ecologica, economica e sociale, l’innovazione e la tecnologia.

La ricerca avviene tramite il social listening, cioè l’analisi delle impronte web delle aziende partecipanti: commenti online, comunicati stampa, citazioni su social, blog e siti di news vengono controllati da un’intelligenza artificiale che ne valuta tono e contenuto.