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Protezione antisismica grazie a nuovi sistemi a secco

Foto di Angelo Giordano da Pixabay

Tutti noi conosciamo bene l’importanza della prevenzione antisismica, specialmente per un Paese come il nostro, sottoposto anche a 30 episodi sismici al giorno, in periodi di particolare attività tellurica.

Qualunque fabbricato, pur costruito in epoca relativamente recente, non rappresenta una sicurezza se non viene adeguatamente mantenuto e adattato a prevenire gli effetti dell’azione sismica. La maggior parte degli edifici in Italia sono costruiti usando metodi tradizionali, adottando per esempio murature portanti in laterizio-pietra, che, se non realizzate in modo corretto, possono essere soggette a danni e cedimenti di tipo fragile.

Va da sé che la prevenzione non passa solo per gli elementi strutturali degli edifici, come fondazioni o travi, ma anche attraverso gli elementi non portanti.

La normativa non li inserisce tra gli elementi da prendere in considerazione per stabilire il grado di risposta sismica dell’edificio preso in esame; tuttavia, questo non significa che tali componenti non possano in qualche modo contribuire ad una maggiore sicurezza di cose e persone.

Da “Abruzzo 2011 – Storia di una ricostruzione”, foto ©Knauf

Oggi l’edilizia ci fornisce le più moderne tecnologie finalizzate ad evitare collassi prematuri della struttura, e a garantire l’assenza di espulsione di parti di elementi costruttivi.

Per elementi non portanti in questa sede ci riferiamo a pareti interne ed esterne, controsoffitti e contropareti.

Per definirne la resistenza, si tiene in considerazione la capacità di questi elementi di “assecondare” il movimento sismico oscillatorio e le relative deformazioni.

Se un sistema di costruzione presenta eccessiva rigidità, avremo come risultato cedimenti e crolli.

L’azienda Knauf propone il Sistema Knauf Antisismika, progettato per ottenere la massima resistenza meccanica, testando i prodotti su diverse tipologie di scosse a potenza variabile.

A questo si aggiungono caratteristiche di protezione passiva al fuoco e isolamento termoacustico.

Sistema AQUAPANEL OUTDOOR, foto ©Knauf

La parete divisoria interna Sistema W115+1 con doppia orditura metallica e doppio rivestimento in lastre di gesso rivestito GKB Advanced, prevede anche una ulteriore lastra in intercapedine. Grazie alla tecnologia Li-Tek, il prodotto è leggero e flessibile, particolarmente adatto alla prevenzione antisismica: riesce infatti ad assorbire la maggior parte dell’impatto dato dai movimenti oscillatori sulla struttura.

Per l’esterno invece una buona soluzione è Sistema W388 Aquapanel® Outdoor, una parete divisoria adatta agli esterni, in cemento fibrorinforzato Aquapanel Outdoor, che resiste anche a pioggia, umidità, gelo e shock termici.

L’azienda Weber del Gruppo Saint-Gobain pone l’attenzione sul fenomeno dello sfondellamento, cioè il distacco delle parti del solaio come la parte inferiore delle pignatte e intonaci.

Rete strutturale in fibra di vetro Webertec rete250/A , foto ©Weber

Un evento potenzialmente pericoloso, che può essere arginato con un sistema antisfondellamento e consolidamento dei solai, come la rete strutturale in fibra di vetro Webertec rete250/A, progettata per ambienti aggressivi per aumentare le resistenze a trazione e la duttilità della muratura su cui è applicata.

Una casa più sicura, risparmiando

Le agevolazioni introdotte dal Decreto Rilancio ci permettono di usufruire di una detrazione fiscale tra il 50% e l’85% sulle spese dedicate alla messa in sicurezza antisismica delle nostre abitazioni (il cosiddetto Sisma Bonus).

Un’ottima opportunità per proteggerci al meglio da ogni evenienza, e assicurarci che in caso di necessità, parti secondarie non portanti dell’edificio compromettano la nostra sicurezza e ostruiscano le vie di fuga.