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PRESERVING DELAY. Manifesta presenta la mostra dell’AA Museum Lab

preserving delay manifesta palermo giulia foscari

Preserving Delay, ovvero la rappresentazione di quanto si può fare per migliorare una città e, nel caso specifico, la città di Palermo.

La mostra viene presentata, fino al 4 novembre, dall’AA Museum Lab in occasione della 12° edizione di Manifesta, evento sbarcato nel capoluogo siciliano da inizio giugno.

Preserving Delay è più che una mostra; ci piace vederla come un percorso espositivo onirico condotto da 10 studenti in cui, ciascuno di loro, ha concretizzato il proprio sogno di bellezza e riqualificazione rivolto ad un angolo della suggestiva Palermo.

Il seicentesco Convento di Sant’Antonino è il “teatro” entro cui si snoda un vero e proprio viaggio, portando il visitatore tra i meandri della città, alla ricerca di nuove soluzioni per difendersi da tanta indifferenza e stasi.

L’occasione offre nuovi punti di vista da cui gli studenti dell’AA Museum Lab hanno mosso i loro passi.

Dal loro studio emerge lo scenario culturale formale ed informale di Palermo, città dalle mille culture e sfaccettature.

Città di antiche tradizioni e crocevia di culture mediterranee che oggi, immeritatamente, vive una vita che le sta andando sempre più stretta.

Questo “fermo” forzato di Palermo è stato colto all’unanimità dai protagonisti della mostra che, per motivi generazionali, poco comprendono questa forte immobilità urbana e di crescita.

Il loro lavoro rappresenta un forte sforzo, riuscendosi a misurare con una città tanto importante e complessa, cercando di dare soluzioni installative ad aspetti urgenti.

Parola d’ordine: “gentrificare”

Ecco allora che l’obiettivo si sposta sulla gentrificazione affidando alla street art l’occasione di una necessaria riqualificazione urbana.

manifesta palermo preserving delay aa museum lab

Preserving Delay ©CESURA

Ma Preserving Delay non è rivolta soltanto ai cambiamenti urbanistici e socio-culturali.

Si propone anche di analizzare territori sospesi della Valle del Belìce o a cambiare il percorso di un’antica processione rituale solo per rispondere a imperativi politici dell’Unione Europea.

Oppure cerca di promuovere interventi che svelino la stratificazione storica dei siti occulti di Santa Chiara e riconsegnare alle comunità straniere insediatesi a Ballarò, le tante edicole votive in stato di abbandono.

Tra le tante proposte ci ha colpito quella riguardante la trasfigurazione della Vucciria, altro mercato storico palermitano caratterizzato dai fitti intrecci di vicoli e piazzette.

L’intervento presuppone l’installazione di tendaggi trasparenti, evanescente evocazione dell’aula bunker in cui sono stati svolti i più importanti processi anti-mafia della città.

preserving dely manifesta palermo aa museum lab

PRESERVING DELAY_©Mingy Lim

Ma Palermo è anche letteratura e cultura.

E’ per questo che trova spazio, grazie ad una sorta di atlante della sicilianità, il recupero dei numerosi scritti di Leonardo Sciascia e di tutta la filmografia palermitana.

Da arricchire con un archivio diffuso per gli struggenti scatti di Letizia Battaglia che, come pochi fotografi, ha saputo cogliere le tante facce di Palermo e della Sicilia.

Il percorso poi arriva fino ad occuparsi dei tessuti urbani da troppo tempo abbandonati a cui restituire una degna fisionomia, anche grazie all’impiego di essenze arboree, vero simbolo di vita e rinascita.

Fa riflettere quanto, dei giovani studenti, abbiano colto di una città così grande, culturalmente e artisticamente dotata.

Deve far riflettere il fatto che 10 studenti, Alexandra Savtchenko-Belskaia, Andrew Kwok, David Lin I-Chun, Jane Wong, Linxin Li, Mingyi Lim, Sadia Rahman, Vidhi Goel, William Himpe, Zhan Su sotto la guida della professoressa Giulia Foscari W.R. e dei tutors Giacomo Ardesio ed Harikleia Karamali, si siano lasciati guidare da un sentimento di riqualificazione di luoghi e sistemi organizzativi ormai non più adatti.

Preserving Delay: il ritardo storico di Palermo

Deve colpirci la forza con cui il “ritardo storico” in cui si muove a fatica Palermo ha condizionato per troppo tempo la crescita di questa splendida città siciliana.

Occorrono nuove strategie curatoriali, necessarie per debellare il germe dell’abbandono e, in questo, l’architettura supportata dall’arte può ancora fare tanto.

Preserving Delay è proprio questo: una mostra incentrata su un percorso costellato di installazioni sotto forma di pubblicazioni e leggii.

Qui, ognuno di noi, soffermandosi, può trovare una risposta alle tante domande che ci si è posti di fronte a Ballarò oppure alla Vucciria o, semplicemente, guardando le edicole votive abbandonate.

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PRESERVING DELAY_©CESURA

Il Convento di Sant’Antonino si trasforma, per l’occasione, in un ecosistema rigoglioso e distruttivo, reminiscenze della riserva naturale di Capo Gallo.

La ricostruzione in scala 1:1 dell’installazione di Mingyi Lim per Pizzo Sella  lascia trasparire tutta la propria forza provocatrice.

Contro il distruttivo Sacco di Palermo ecco che si risponde con un processo di ri-naturalizzazione di aree urbanizzate e troppo poco verdi.

L’idea è assunta dall’AA Museum Lab come scenografia per i progetti individuali in quanto espressione della singolare e stimolante condizione di sospensione palermitana, in dialogo con il Giardino Planetario di Manifesta.

 

ABOUT – AA MUSEUM LAB The AA Museum Lab is a Diploma Unit of the Architectural Association led by Giulia Foscari.

Launched as an academic research platform to question the ever changing role of cultural institutions, the course invites the students to participate each year to cultural events. Past editions include the construction of a Nomadic Bookstore for Lars Muller Publishers at the Salone del Mobile.

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