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I BRONZI DI PERGOLA. SCULTURE MAGNIFICHE NEL CENTRO ITALIA

pergola museo bronzi dorati

Pergola di Cartoceto, un piccolo borgo nel cuore delle Marche che pochi conoscono.

Eppure qui, nel Museo dei Bronzi Dorati, si trova una delle scoperte archeologiche più importanti e prestigiose condotte in questi ultimi 50 anni.

Nel 1946, infatti, due contadini, durante le attività agricole di scavo, trovarono in località S. Lucia di Calamello nei pressi di Cartoceto di Pergola, in provincia di Pesaro e Urbino, delle meravigliose sculture in bronzo di età romana.

Il territorio di Pergola

Il territorio di Pergola fu un territorio ricco e abitato sin dai tempi antichi.

Reperti rinvenuti testimoniano la presenza dell’età neolitica, quella del bronzo e del ferro.

Numerose testimonianze sono state lasciate anche da popolazioni che, nei secoli, si sono succedute, quali gli Umbri, gli Etruschi, i Celti.

La presenza di abitanti e attività in epoca romana è invece testimoniata da un numero incredibile di reperti trovati e disseminati nel territorio; si tratta di tombe, suppellettili, vasi e, in ultimo, la scoperta del complesso scultoreo di bronzi che ha lasciato la comunità senza fiato.

Foto della Donna - Bronzi Dorati di PergolaLe opere, compresi i Bronzi che rappresentano l’unico gruppo statuario in bronzo,attribuibile all’età romana e pervenuto ai giorni nostri, sono custoditi presso il Museo dei Bronzi Dorati, a Pergola.

Il gruppo scultoreo è unico al mondo e, come tale, meriterebbe maggiore risonanza.

Solo per questo, la città di Pergola varrebbe una visita anche se il piccolo borgo, fondato ne 1234, crocevia di numerose civiltà, è divenuta una vera e propria città d’arte e di cultura antica.

Il centro storico, di impianto tipicamente medievale, lascia senza dubbio il passo alla sua attrazione principale, il “Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola”.

Gli spazi espositivi furono inaugurati nel 1999, all’interno del quattrocentesco ex Convento di San Giacomo.

Il Gruppo Scultoreo

Il Cavaliere - Bronzi Dorati di Pergola

La sala principale ospita il gruppo scultoreo che raffigura, con molta probabilità, un facoltoso e potente nucleo familiare, probabilmente appartenente alla Roma cesariana.

Da studi condotti si ipotizza che, inizialmente, il complesso scultoreo sarebbe dovuto essere costituito da due coppie di statue femminili, con veli e mantelli e, parimenti, da due sculture maschili, in abiti militari e con cavalli ornati.

L’opera in bronzo dovrebbe risalire al 50 a.C. e fu realizzata con la tecnica della cera persa indiretta.

Fu impiegata una lega rameica, molto ricca di piombo e poi ricoperta dalla lavorazione a foglia d’oro, lavorazione che conferisce alle sculture l loro unicità e preziosità.

Indubbiamente si tratta di un’opera unica nel suo genere, a rappresentanza della ricchezza e dell’opulenza di famiglie patrizie che trovavano, nell’arte, il manifesto per il proprio potere.Particolare dei cavalli - Bronzi Dorati di Pergola

La donna raffigurata, in prima istanza identificata come Livia, è tra le sculture indubbiamente meglio conservate.

E’ giunta a noi quasi del tutto integra ed il restauro ha richiesto ben pochi interventi.

Recenti studi, ancora in corso, datano il gruppo scultoreo all’età cesariana, ossia tra il 50 ed il 30 a.C.

Secondo le teorie condotte il gruppo rappresentato ritrarrebbe una famiglia di rango elevato, ricca, e probabilmente legata al territorio delle Marche.

Si è pensato alla facoltosa e ricca famiglia dei Dominizi Enobarbi o anche al senatore Marco Satrio, forse anche patrono di Sentinum, e a Lucio Minucio Basilo, luogotenente di Giulio Cesare e, più tardi, Cesaricida.

Il Prof. Viktor H. Böhm dell’Università di Vienna ha postulato una nuova teoria in base alla quale molti sono gli indizi che lascerebbero pensare alla famiglia di Marco Tullio Cicerone

Le immagini sono tratte dal sito    www.bronzidorati.com

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