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ORTI URBANI E GIARDINI CONDIVISI. LA PROPOSTA DI ROMA CAPITALE

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Dopo New York e Londra anche Roma si è dotata, da tre anni a questa parte, di un Regolamento con il quale stabilire le procedure necessarie per poter accedere e costituire gli Orti Urbani ed i Giardini Condivisi.

Il territorio capitolino è stato suddiviso in zone che, per l’occasione, saranno affidate ad Associazioni grazie all’istituto giuridico del comodato d’uso.

Attraverso questo sistema le associazioni incaricate provvederanno a suddividere in il terreno in micro lotti di circa 60 mq ciascuno, coltivabili dai cittadini che di volta in volta ne fanno richiesta.

Ad essere avvantaggiate nell’assegnazione saranno sicuramente le categorie più disagiate, che si vedranno così assegnare un lotto di terreno coltivabile anche per sopperire al recupero di materie prime che, altrimenti, dovrebbero essere acquistate.

La Delibera capitolina è arrivata dopo anni di dibattimenti e oggi sta trovando larga applicazione soprattutto in periferia, dove cioè i terreni comunali liberi sono, evidentemente, più presenti.

La realizzazione di Orti e Giardini Condivisi, oltre ad essere occasione di produzione di ortaggi e verdure sta diventando elemento aggregativo per le comunità, soprattutto per gli anziani ed i pensionati che trovano in essi svago e soddisfazione.

Al tempo stesso il territorio comunale destinato agli orti, spesso in stato di abbandono, oggi viene valorizzato a garanzia di interventi manutentivi del bene comune.

L’aver istituito la politica degli Orti Urbani rappresenta una valida opportunità di salvaguardia e tutela del territorio comunale attraverso un’attività legata alla coltivazione e produzione ortofrutticola soprattutto in zone maggiormente degradate site nel periurbano ed extraurbano.

In questo modo le aree oggetto di trasformazione “agricola” riescono ad uscire dallo stato di abbandono e degrado in cui, il più delle volte, versano permettendo così ai cittadini di interagire con il territorio, sentendosi parte attiva nella sua trasformazione e manutenzione.

Tutti coloro che potranno accedere all’utilizzo delle aree comunali potranno consumare quanto autonomamente prodotto offrendo in cambio la manutenzione, la pulizia e la cura del bene datogli in comodato d’uso per un periodo di tempo stabilito.

Fa parte dell’accordo l’impiego di tecniche agricole biologiche in cui siano del tutto assenti pratiche di coltivazione contenenti OGM.

Questo a protezione del territorio e per aiutare la diffusione di un’alimentazione sana e sostenibile.

Sulla scia di questa iniziativa sociale si inserisce un’altra grande occasione di interazione grazie al progetto per istituire, nei plessi scolastici, un Orto Didattico.

Gli orti così realizzati saranno allestiti utilizzando dei sistemi modulari a cassetta in legno, utilizzabili anche dai diversamente abili.

Si punta così ad avvicinare i ragazzi alla coltivazione dell’orto, per comprendere meglio tutti quei fenomeni naturali così importanti in natura e che determinano il raccolto.

L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale, realizzerà un Orto-tipo cui le scuole si potranno rifare, da prendere ad esempio nelle realizzazioni scolastiche, adeguandolo alle proprie esigenze di spazio.

Una vera e propria educazione ambientale da vivere, neanche a dirlo, sul campo.

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E se l’orto lo vuoi in casa? leggi questo articolo

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