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NUOVE ARCHITETTURE PER LA CITTA’ ETERNA. LA NUVOLA, LA TECA E LA LAMA

In occasione del ponte dell’Immacolata, dall’8 all’11 dicembre si potrà visitare gratuitamente il nuovo centro congressuale di Roma, noto come la Nuvola dell’archistar Massimiliano Fuksas.

Questo è quanto ha stabilito il Consiglio di Amministrazione di EUR SpA, ente gestore del Polo.

Saranno quattro giorni di apertura straordinaria in cui poter visitare la nuova opera architettonica romana, previa prenotazione individuale.

La Nuvola, la Teca e la Lama. No, non un titolo di un film ma la sequenza di tre nuove architetture che entrano a far parte dell’itinerario architettonico contemporaneo romano da dover fare in modo di visitare.

Il  29 ottobre scorso è stata ufficialmente inaugurata, grazie ad un grande evento che ha visto la partecipazione di quanti, politici e non, si sono avvicendati nei lunghi diciotto anni occorsi alla realizzazione, la tanto discussa nuova sala congressi della Capitale, la così chiamata Nuvola costruita su di una superficie di circa 55.000 mq.

La Nuvola interagisce con la Teca e la scura “Lama” che ospita il grande hotel annesso al nuovo polo congressuale.

Nello specifico la Teca, architettura realizzata interamente in acciaio con doppia facciata in vetro, è l’elemento architettonico che accoglie e “custodisce” al proprio interno la Nuvola.IMG_2072

Quest’ultima è senza dubbio l’elemento cardine di tutto il progetto.

Studiata per garantire isolamento termico e protezione dall’irraggiamento solare.

Al suo interno si trovano aree e percorsi destinati alle uscite di emergenza arieggiati da particolari “fori” praticati sulle pareti che collegano con l’esterno.

La struttura architettonica del grande centro congressi si traduce in forme morbide e sinuose.

La Nuvola sembra essere stata quasi “inscatolata”, catturata e, proprio per questa caratteristica di “evanescenza”, custodita ed esposta all’interno della rigidezza spaziale del proprio involucro.

Una forma per antonomasia, quella della nuvola, mobile, mutevole, versatile, cangiante al variare delle ore e delle condizioni climatiche.

Tutto questo viene però come congelato in un intervento geometrico, rigido, statico.

All’interno la Nuvola ospita un auditorium che ospita 1880 posti, il foyer, bagni e camerini, le sale per le traduzioni, puntiIMG_2073 di ristoro e servizi connessi alle attività specifiche delle auditorium stesso.

Il collegamento alla Teca avviene attraverso un sistema complesso di passerelle sospese ed il così chiamato “scafo”.

Si tratta della struttura principale che si compone di nervature d’acciaio dal forte impatto visivo che viene accentuato dal rivestimento impiegato: un telo trasparente dalla considerevole superficie di 15.000 mq.

Per garantire l’omogeneità dell’afflusso sono stati previsti 15 ascensori di cui 8 panoramici.

Realizzata in 18 anni con costi che, nel tempo, sono lievitati sino ad arrivare a 363 milioni di euro.

Struttura del tutto disgiunta, ma assolutamente integrata con l’intero intervento, è l’hotel, o meglio la “Lama”, necessario ad accogliere il turismo congressuale.

Si tratta di una struttura ricettiva di 439 stanze collocata progettualmente nel senso parallelo alla Teca e posto a chiusura visiva dell’area dedicata a questo nuovo complessIMG_2074o architettonico.

Nel piano interrato trovano posto 600 posti auto.

Da un punto di vista meramente progettuale significative le soluzioni tecnologiche e le scelte dei materiali innovativi.

L’approccio progettuale vanta una progettazione eco-compatibile volta a contenere consumi energetici, soprattutto in relazione all’effettivo grado di affollamento delle sala e dei locali presenti nella struttura.

La copertura della Teca infatti presenta numerosi elementi fotovoltaici in grado di produrre energia elettrica e la protezione naturale dell’edificio da un eccessivo surriscaldamento.

 

 

03 Dicembre 2016  –  Riproduzione Riservata

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