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IL LAGO DEI CIGNI IN SCENA ALLA SCALA

Il dramma d’amore del Lago dei Cigni va in scena al Teatro alla Scala di Milano dal 30 giugno al 15 luglio per poi proseguire in tournée a Parigi, presso il Palais des Congrès, dal 5 novembre al 13 novembre 2016.

Il Balletto della Scala si esibirà nella celebre partitura di Čajkovskij, sotto la guida del grande maestro Alexei Ratmansky.

Grazie alla coproduzione con l’Opernhaus Zurich il prestigioso balletto ha potuto e potrà calcare le scene dei più importanti teatri internazionali.

La produzione, infatti, ha ricevuto recensioni di tutto rispetto, con commenti assolutamente positivi e carichi di entusiasmo, ponendo in secondo piano persino le altre rappresentazioni che, sino ad oggi, si sono portate in scena.

Il Lago dei Cigni di Ratmansky diviene, così, esempio a cui rifarsi per successive rappresentazioni e base imprescindibile di giudizio con quanto già eseguito.

Con questo balletto il coreografo e ballerino russo ha cercato di accostarsi il più possibile all’esecuzione originale di Marius Petipa e Lev Ivanov, aiutato sicuramente dalle grandi capacità interpretative di Nicoletta Manni, prima ballerina, alle prese con il duplice ruolo di Odette e Odile, accompagnata dall’incomparabile principe Timofej Andrijashenko.

La storia del balletto
Il Lago dei Cigni è il primo dei tre balletti creati da Čajkovskij e fu composto tra il 1875 ed il 1876. Il libretto, scritto da Vladimir Petrovic Begicev, è ispirato ad un’antica fiaba tedesca dal titolo Der geraubte Schleier (Il Velo rubato). La prima rappresentazione del Lago dei Cigni ebbe luogo al Teatro Bolshoi di Mosca il 20 febbraio 1877, con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger.

Rappresentato in tre atti e quattro scene in Russia e nell’Europa Occidentale e in quattro atti e quattro scene nell’Europa Orientale, il balletto fu modificato più volte nel corso degli anni, sia nella coreografia che nella struttura.

La versione più rappresentata attualmente deriva dall’allestimento ideato dal coreografo Marius Petipa e dal suo assistente Lev Ivanov, ed andato in scena per la prima volta nel 1895 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.

Trama e composizione

L’opera è introdotta da un ‘movimento’ musicale che sostituisce la tradizionale ouverture. Il tema d’apertura anticipa, con le sue scale discendenti, il dramma a cui andranno incontro i protagonisti della storia.

Atto I

Il principe Sigfried festeggia davanti al castello il suo compleanno insieme a degli amici. Ad un certo punto giunge sua madre, la regina, che lo invita a scegliere una sposa durante il ballo del giorno seguente. Giunta la sera, Sigfried decide di andare a caccia nella foresta con i suoi compagni.

Atto II
Sigfried ed i suoi amici giungono di fronte ad un lago, dove nuotano degli splendidi cigni. Gli animali in realtà sono fanciulle trasformate in cigni dal mago Rothbart. Mentre il principe si prepara a sparare ai cigni, questi riprendono le sembianze di fanciulle e la loro regina, Odette, racconta la loro storia dicendo che l’incantesimo potrà essere sciolto soltanto da una promessa di matrimonio fatta in punto di morte. Sigfried si innamora subito di Odette e le chiede di partecipare al ballo per poterla scegliere come futura sposa. I due giovani si giurano eterno amore.

Atto III
Iniziata la festa, Sigfried rifiuta di scegliere la propria sposa tra le candidate. Aspetta, infatti, l’arrivo di Odette. Ma al suo posto arriva la figlia del mago Rothbart, Odile, che ha preso le sembianze di Odette.
Ingannato dalla somiglianza, Sigfried sceglie Odile come sposa. Allora il mago, trasformatosi in una civetta, vola via esultante. Sigfried capisce l’inganno e va a cercare Odette.

Atto IV
L’atto finale può avere due versioni alternative. Una, ‘negativa’, vede la morte di Odette e di Sigfried. Mentre la fanciulla è sul punto di morire, Sigfried cerca di salvarla ma, a causa di una tempesta, entrambi vengono inghiottiti dalle acque del lago. Le loro anime si ricongiungono poi in un’ apoteosi ‘celeste’.

 

02 Luglio 2016  –  Riproduzione Riservata

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