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CARNEVALE DI VENEZIA 2016 IN FAMIGLIA

Venezia, la città simbolo del Carnevale, grazie alla Fondazione Musei Civici di Venezia, organizza, in occasione del Carnevale 2016, numerose attività dedicate a tutta la famiglia.

Le occasioni di incontro saranno idealmente legate al Tema ” Creatum, ovvero delle Arti e delle Tradizioni” e si svolgeranno nei luoghi simbolo del Carnevale della Città lagunare.

COMUNICATO STAMPA http://www.visitmuve.it/carnevale2016/
FAMIGLIE AL MUSEO > SPECIALE CARNEVALE
MARIONETTE IN GIOCO… E IN SCENA
Casa Goldoni di Carlo Goldoni
Sabato 30 gennaio 2016, ore 14

Il museo ospita un prezioso teatrino con splendide marionette originali settecentesche. Del resto, lo stesso Goldoni, nei Mémoires, ricorda che da piccolo, proprio in questa casa, si divertiva a giocare con un teatrino forse simile a quello qui esposto (anche se certamente meno ricco).
Dopo una breve visita alla sala del teatrino e dopo una narrazione giocosa di alcune scene goldoniane, proposte nelle isole sceniche allestite in Museo, nell’attività di laboratorio i bambini saranno guidati a costruire, con carta e cartoncini, marionette ispirate ai personaggi di Goldoni.
Verranno messi a disposizione fondali tratti dalle illustrazioni settecentesche delle commedie, su cui i partecipanti potranno intervenire con loro personali interpretazioni sia dei personaggi che degli ambienti.
Consigliato dai 5 ai 10 anni

SOTTO IL VESTITO… MOLTO
Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume
Domenica 7 febbraio 2016, ore 14

Sontuosi e affascinanti, ma anche imponenti come sculture o decorazioni semoventi, gli abiti del Settecento sono un “affare“ complesso: come si raggiungevano gli effetti speciali delle ampie gonne, dei vitini di vespa, degli jabot, delle ricamate marsine? Come ci si vestiva? Si potevano lavare quei tessuti? Si utilizzava biancheria intima? Un baule con tutto ciò che serve a una dama o a un gentiluomo e un manichino a grandezza naturale consentono di ripercorrere passo passo la procedura settecentesca della vestizione, anche con coinvolgimento diretto dei partecipanti.
In laboratorio, poi, con sagome di cartone, stoffe, carta e accessori diversi, ognuno potrà ripercorrere le stesse tappe o procedere a un proprio personale studio progettuale d’abbigliamento, ambientato nel passato, nel presente o nel futuro.
Consigliato dai 7 ai 14 anni

MODALITA’ DI ADESIONE A FAMIGLIE AL MUSEO – SPECIALE CARNEVALE

Le attività sono gratuite, ma su prenotazione da effettuarsi online su www.visitmuve.it/ticketlandia
Ogni prenotazione è valida per un singolo nucleo familiare di max 4 persone che deve però deve necessariamente comprendere minimo 1 adulto (massimo 2), e ragazzi fino a 14 anni.
La prenotazione si apre il lunedì precedente la data prevista e si chiude alle ore 14.00 del venerdì (un giorno prima nel caso di attività previste al sabato).
Il servizio è confermato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.
I posti complessivamente disponibili per ogni attività sono tra i 24 e i 28: si prega pertanto, in caso di impedimento a partecipare a un’attività prenotata, di disdire tempestivamente e comunque entro e non oltre venerdì alle 12.00, in modo da liberare il posto.
Non è prevista la partecipazione di ragazzi privi di accompagnatore adulto. Le attività iniziano alle ore 14 e durano almeno 2 ore.

EVENTI MUVE A CASA GOLDONI
CANTO VI. UN PRANZO MANIACALE, SENSUALE

Percorso teatralizzato da un’idea di Mattia Berto Casa di Carlo Goldoni Martedì 2, mercoledì 3 e giovedì 4 febbraio 2016 alle ore 17:00 e 21:00 Con: Francesca Sara Toich e Lele Piovene Porto Godi Performers: Elisa ed Elena Bertocco e Stefano Schio Durante i giorni del Carnevale debutta a Casa Goldoni la performance site-specific originata dalla pièce teatrale di Mattia Berto che prende le mosse dal Canto VI (Inferno) della Divina Commedia di Dante Alighieri, quello dove vengono collocati i “golosi”, attraverso cui viene indagato il sensibile tema dell’alimentazione e del rapporto col cibo. Il pubblico verrà condotto in un percorso itinerante che trasformerà le sale del museo in una “casa dei sensi” tra riflessione e provocazione. Evento su prenotazione (max 30 posti): tel. 041 2759325 / e-mail: francesca.pederoda@fmcvenezia.it, fino a esaurimento dei posti disponibili.

LA MASCHERA A CASA… DI CARLO

Percorso teatralizzato interattivo a cura della “Compagnia L’Arte dei Maschereri” Casa di Carlo Goldoni Martedì 9 febbraio 2016 dalle ore 14:00 alle ore 16:00 Il pubblico verrà fatto simbolicamente entrare in museo attraversando una maschera e condotto alla scoperta della specificità dell’”Arte dei Mascareri”, per conoscere l’oggetto ed il soggetto del Mestiere e della passione dei Maestri Artigiani coinvolti. Gli artigiani si sono infatti riuniti e dati appuntamento in questa prestigiosa sede perché i “Mascareri” hanno una storia grande e importante a Venezia. Qui hanno radici da cui far rigermogliare nuovi orientamenti, indirizzi e proposte. Ingresso con il biglietto del Museo di Casa Goldoni (intero: euro 5; ridotto 3,50, la biglietteria chiude alle 15.30), fino a esaurimento dei posti disponibili.

GLI EVENTI IN COLLABORAZIONE  
WOMEN IN LOVE. Ovvero le donne di Shakespeare
Carnevale a Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano
Una produzione del Teatro Stabile del Veneto per il Carnevale di Venezia 2016 in collaborazione con Ve.la spa e Fondazione Musei Civici di Venezia

Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano 30 e 31 gennaio, dal 4 all’8 febbraio e dal 12 al 14 febbraio 2016
2 spettacoli al giorno, con 2 attrici e un musicista
ore 17.30 (1° spettacolo) e ore 19.30 (2° spettacolo)

Testi e regia: Giuseppe Emiliani Costumi: Stefano Nicolao con: Susanna Costaglione, Marta Richeldi Musiche eseguite dal vivo alla fisarmonica da: Luca Piovesan, Alessandro Ambrosi Nel 400° anniversario della morte di William Shakespeare (1616-2016) Ca’ Rezzonico diventa il luogo delle meraviglie: luogo dell’Amore, del Caso e della Fortuna, luogo di incontri teatrali attraverso una performance itinerante, originale e visionaria, sospesa tra realtà e immaginazione, in pieno stile shakespeariano. Un ambiguo Jago (interpretato da una donna) che confessa senza pudore la sua attrazione fatale per Desdemona ma soprattutto il suo indicibile amore per Otello. Una misteriosa donna che istruisce Ofelia alle arti magiche e riesce a farle immaginare una improbabile notte di passione con l’irraggiungibile principe Amleto. Lady Macbeth, una sensuale e ambiziosa donna di corte che sprona il marito ad essere più arrivista. Donna Capuleti, madre di Giulietta, che confessa d’essere stata innamorata in gioventù del padre di Romeo. In questo spettacolo itinerante ambientato nelle stanze di uno dei più bei palazzi storici veneziani lo spettatore sarà coinvolto in una dinamica e vivace partitura di parole e situazioni che svelano aspetti insoliti di varie eroine shakespeariane in preda alle loro avventure o disavventure amorose.
Ingresso: intero 12 euro, ridotto 8 (1 spettacolo); intero 16 euro (2 spettacoli)
Riduzioni: giovani sotto i 26 anni, abbonati TSV, possessori della Muve Friend Card e del Museum Pass dei Musei Civici di Venezia
Biglietti in vendita presso il Teatro Goldoni dal lunedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle 18.30 – tel 0412402014 – info.teatrogoldoni@teatrostabileveneto.it o presso il museo, a partire dalle ore 17.10.
Ingresso fino a esaurimento dei posti disponibili 

LA FAVOLA DELL’ORSA
In collaborazione con Vela-Comune di Venezia

Rielaborazione teatrale tratta da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile (1575-1632)

Casa di Carlo Goldoni Venerdì 5 febbraio e lunedì 8 febbraio 2016 ore 12, 14 e 15
Interpreti: Eleonora Fuser e Michela Mocchiutti
Durata visita: min. 25/30 ciascuna

L’attrice Eleonora Fuser, attraverso una ricerca basata su tecniche di Commedia dell’arte e di teatro Orientale, ha elaborato (utilizzando maschere di tradizione e d’invenzione, realizzate da Stefano Perocco), alcuni dei racconti contenuti nel “Lo cunto de li cunti”, uno tra i più caratteristici fra tutti i libri di fiabe popolari che apparve postumo fra il 1634 ed il 1636 ad opera di Giambattista Basile (1575-1632), famoso cantastorie di Piazza S. Marco e di Riva degli Schiavoni e inoltre fonte “immediata” della Fiaba teatrale del Gozzi. Da tale opera viene estratta e proposta al pubblico “La favola dell’Orsa”, dove, come per i poemi dell’antichità, spunta fuori la figura dell’aedo, l’attore- cantore (interpretato dall’attrice Michela Mocchiutti) che attraverso la semplice suggestione delle parole sa ribaltare la realtà, abolire spazio e tempo e, utilizzando il mito ed il fantastico, far apparire nuovi personaggi, una splendida fata da una pianta, trasformare un serpente in un meraviglioso principe, far ridere e far piangere…
Ingresso con il biglietto del Museo di Casa Goldoni (intero: euro 5; ridotto 3,50, la biglietteria chiude alle 15.30), fino a esaurimento dei posti disponibili.

E INOLTRE… LE MOSTRE DURANTE IL CARNEVALE  

SPLENDORI DEL RINASCIMENTO A VENEZIA. Schiavone tra Parmigianino, Tintoretto e Tiziano
Venezia, Museo Correr fino al 10 aprile 2016

Al Museo Correr la prima mostra dedicata ad Andrea Schiavone, inventore di uno stile nuovo: 140 opere da tutto il mondo e 80 lavori mai riuniti prima del maestro ammirato da Tintoretto, da Carracci e da El Greco. Nello straordinario scenario della pittura rinascimentale veneziana, in quel concerto polifonico che vedeva eccezionali personalità primeggiare in laguna, e da qui in Europa, la figura e il “suono” di Andrea Meldola detto Schiavone (Zara, 1510 c. – Venezia, 1563) s’imposero fin da subito come novità dirompenti, scardinanti e in certo modo enigmatiche. Un linguaggio pittorico, il suo, assolutamente nuovo e spregiudicato, tanto che Schiavone, già pochi anni dopo l’arrivo a Venezia (avvenuto forse intorno al 1535), spaccò l’opinione pubblica e divise la critica: chi come l‘Aretino lo stimava e gli era amico, chi come il Pino non nascondeva il suo disprezzo. Un artista dunque “fuori dal coro”, affascinante e moderno, sul quale si fa finalmente il punto dopo decenni di studi e ricerche, con la prima grande monografica a lui dedicata, promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in collaborazione con 24 ORE Cultura e curata da Enrico Maria Dal Pozzolo e Lionello Puppi, che rappresenta la prima reale occasione per il pubblico di scoprire il ruolo centrale che l’artista dalmata ebbe nella pittura del Secolo d’Oro della Serenissima. La mostra si avvale della collaborazione delle più importanti istituzioni museali nazionali e internazionali, come testimoniano i prestiti di realtà prestigiose quali la Royal Collection di Elisabetta II, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi, la National Gallery e il British Museum di Londra, il Kunsthistoriches Museum e l’Albertina di Vienna, la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Pinacoteca di Brera di Milano e ancora, l’Archivio di Stato, la Biblioteca Nazionale Marciana, le Gallerie dell’Accademia e la Fondazione Querini Stampalia di Venezia. 

ACQUA E CIBO A VENEZIA. Storie della Laguna e della Città
Venezia, Palazzo Ducale fino al 14 febbraio 2016

I fascinosi ambienti dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale ospitano, in sintonia con il tema portante di EXPO 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la Vita”, una mostra ricca ed eterogenea dedicata a Venezia e alla complessa rete di sistemi di sussistenza che la città ha sviluppato nel corso dei secoli per mantenersi, crescere e prosperare. Prodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, con la Fondazione di Venezia, l’esposizione – posta sotto il patrocinio dell’Ufficio sito Unesco “Venezia e la sua Laguna” e di EXPO 2015 – a cura di Donatella Calabi, con il coordinamento scientifico di Gabriella Belli e con un comitato scientifico che annovera alcuni tra i più importanti studiosi ed esperti in questo ambito, offre un quadro onnicomprensivo della vita in laguna attraverso un innovativo percorso multimediale e interattivo e un approccio multidisciplinare che si accosta al tradizionale utilizzo di carte storiche, dipinti e incisioni. 

INVERNO A PALAZZO FORTUNY

HENRIETTE FORTUNY Ritratto di una musa
ROMAINE BROOKS Dipinti, disegni, fotografie
SARAH MOON Omaggio a Mariano Fortuny
IDA BARBARIGO Erme e Saturni Palazzo Fortuny, Venezia

Fino al 13 marzo 2016 Quattro straordinarie personalità femminili – Henriette Fortuny, Romaine Brooks, Sarah Moon e Ida Barbarigo – con le loro “storie” singolari ed affascinanti, sono al centro dell’offerta espositiva che la Fondazione Musei Civici di Venezia propone durante la stagione invernale a Palazzo Fortuny. Il progetto nasce per rendere omaggio alla “padrona di casa” Henriette Fortuny, vera e propria “musa” che conduce il visitatore nei magici ambienti del laboratorio-atelier di Palazzo Pesaro degli Orfei alla scoperta di esperienze artistiche diverse. Un nuovo intenso “viaggio” che, partendo dalla fine dell’Ottocento, attraversa la Belle Époque e gli anni Venti del secolo scorso, per giungere fino ai giorni nostri, raccontando la declinazione al femminile della modernità.

MA UN’ESTENSIONE. Gastini, Icaro, Mattiacci, Spagnulo
Ca’ Pesaro- Galleria Internazionele d’Arte Moderna Fino al 28 febbraio 2016

Nel solco della tradizionale attenzione prestata da Ca’ Pesaro agli incroci tra scultura e pittura, la mostra offre l’opportunità di un affascinante confronto dialettico tra le opere di quattro grandi maestri dell’arte italiana contemporanea: Marco Gastini, Paolo Icaro, Eliseo Mattiacci e Giuseppe Spagnulo. Scrive Bruno Corà, curatore della mostra, la cui direzione scientifica è affidata a Gabriella Belli: “Nonostante l’evidente diversità che distingue il loro lavoro, essi condividono nella scultura e nella pittura, attuandoli, i principi profetizzati da Medardo Rosso e in seguito da Umberto Boccioni (‘metteremo lo spettatore al centro del quadro’) e da Arturo Martini, che della scultura aveva auspicato la vocazione: ‘fa che io non sia un oggetto, ma un’estensione’.

L’ALCHIMIA DEL COLORE
Venezia, White Room del Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume
Fino al 10 aprile 2016

I rinnovati spazi al piano terra di Palazzo Mocenigo, recuperati grazie al supporto di Mavive e inaugurati lo scorso giugno, oltre alla Sala Multimediale e a un attrezzato Laboratorio del Profumo presentano anche  una white room destinata ad eventi  e mostre temporanee. È qui, perfettamente in linea con la “vocazione” del museo di San Stae, sede del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, che viene proposto un suggestivo “viaggio” attraverso le tecniche della “tintura” naturale del tessile. La mostra dà conto di come tale processo rappresenti una delle prime attività tecnologiche dell’uomo, la cui evoluzione, sia in ambito culturale che economico, è sempre andata di pari passo con quella umana. A cura di Stefano Panconesi, Sissi Castellano, Chiara Squarcina e Augusto Panini l’esposizione presenta le materie prime e i prodotti del processo della tintura: si tratta di tessuti e matasse in diverse fibre naturali – lana, seta, lino e cotone – che attraverso un processo di estrazione da radici, cortecce, foglie, fiori, bacche e alcuni insetti si tingono di diversi colori: giallo, arancio, bruno, rosso, viola, blu.

MUSEO INSIEME

Il museo si diffonde, il museo si comunica
Venezia, Museo di Storia Naturale 30 gennaio – 14 febbraio 2016

Inaugurazione: sabato 30 gennaio, ore 15 (su invito) La mostra presenta 50 manifesti degli studenti del corso di Laurea Triennale in Design e 7 progetti di comunicazione d’ambiente del corso di Laurea Magistrale in Design dello IUAV. per un museo partecipato e diffuso nel territorio. Dall’apertura del nuovo allestimento, il personale scientifico del Museo di Storia Naturale sta lavorando alla progettazione della nuova sezione dedicata alla laguna di Venezia, ai suoi aspetti naturalistici ed ambientali ma anche alla sua storia e alla secolare co-evoluzione con la città e con i suoi abitanti. La formula adottata è quella del “museo diffuso”, con un percorso espositivo ricco di rimandi al territorio per andare a vedere direttamente ambienti e temi presentati nelle sale del Museo. In quest’ottica di relazione con le altre realtà istituzionali del territorio, si identifica la collaborazione con IUAV di Venezia e in particolare con i corsi di Laurea Triennale e Magistrale in Design, i cui studenti hanno prodotto dei progetti originali ed efficaci. 

A.VE.M. Arte Vetraria Muranese
Collezione Lutz H. Holz
Murano, Museo del Vetro – Sala Brandolini fino al 31 gennaio 2016

La storia dell’A.Ve.M. – Arte Vetraria Muranese – fondata negli anni Trenta da Antonio e Egidio Ferro, Emilio Nason e Giulio Radi, viene raccontata attraverso i vetri appartenenti alla vasta nonché preziosa raccolta del collezionista tedesco Lutz Holz, che da anni raccoglie le opere più significative della produzione vetraria storica di Murano. Questo articolato e importante nucleo novecentesco testimonia orientativamente una particolare realtà imprenditoriale che, attraverso artisti come Vittorio Zecchin, Anzolo Fuga e Giulio Radi, ha contribuito ad introdurre il design nel mondo vetrario. Una selezione di circa novanta esemplari viene esposta nella sala Marie Brandolini, intitolata alla creatrice dei famosi goti recentemente scomparsa e dedicata ai protagonisti del design moderno e contemporaneo del rinnovato museo di Murano, a testimonianza dell’articolata realtà produttiva dell’A.Ve.M.

UNA LUCE PER L’EMILIA ROMAGNA. I lampadari di Sant’Agostino (FE)
Murano, Museo del Vetro fino al 28 febbraio 2016

Una straordinaria operazione culturale che combina solidarietà e salvaguardia artistica, a sostegno del patrimonio dell’Emilia Romagna, ferito dal terremoto del 2012. Il Consorzio Promovetro Murano ha accolto l’invito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, tramite la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, di recuperare e restaurare alcuni capolavori in vetro colpiti dal sisma, come i lampadari che si trovavano all’interno del palazzo che ospitava gli uffici e la sala consiliare del Comune di Sant’Agostino, in provincia di Ferrara. L’esposizione, che si realizza in collaborazione con MIBACT, Fondazione Musei Civici di Venezia e Comune di Sant’Agostino, col patrocinio di Regione del Veneto, Regione Emilia Romagna, Provincia di Venezia, Provincia di Ferrara, Comune di Venezia, FAI, Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari ed il sostegno della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta Lagunare, si pregia di un allestimento curato dal Teatro La Fenice, ruota attorno all’imponente lampadario in cristallo-ambra oro di quasi 5 metri di altezza per 4 piani, con una circonferenza di circa 3 metri, realizzato alla metà degli anni venti del Novecento, il cui stile ricalcava la grande tradizione veneziana del Settecento di lampadari monumentali, sui modelli di quelli conservati al Museo di Palazzo Mocenigo o a Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano. Accanto al monumentale lampadario viene proposto il restauro di altri tre lampadari, di dimensioni più ridotte, che si trovavano nella stessa sala.

UN MERLETTO PER VENEZIA
Burano, Museo del Merletto
Fino al 31 gennaio 2016

Le opere, quasi un centinaio, realizzate per la prima edizione del Concorso del merletto ad ago e a fuselli. Un merletto per Venezia – organizzato nel 2014 in collaborazione con il Comune di Venezia – Municipalità di Venezia, Murano, Burano, IRE Venezia e l’Associazione culturale Olivolo-Auser Venezia – sono esposte in una speciale mostra allestita nelle sale del museo di Burano. Tipica del merletto dell’incantevole isola veneziana è la lavorazione rigorosamente ad ago: i merletti originali di Burano si distinguono per l’estrema complessità del disegno e della tecnica, per l’utilizzo di fili molto sottili (di cotone, lino, seta, dorati o argentati) e per una lavorazione estremamente lunga, per la quale sono d’obbligo studio e applicazione pluridecennali. L’iniziativa, a cura di Chiara Squarcina, affianca altre attività che hanno lo scopo di mantenere vivo l’interesse, esecutivo e artistico nei confronti di una realtà che si declina in modo originale anche sul versante contemporaneo.

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