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RIUSO DEGLI IMMOBILI PUBBLICI DISMESSI. Una grande occasione di rigenerazione urbana

“Progettare Città per le Persone” è la nuova iniziativa sostenuta dall’Agenzia del Demanio  per rendere gli immobili pubblici ormai dismessi alternativa fonte di reddito e di opportunità.

La finalità è delle più nobili:coinvolgere la cittadinanza e stimolarla attivamente in riqualificazioni ambientali importanti, dando ruoli da protagonista e non più da semplici spettatori.

Di recente infatti l’Agenzia ha aderito al Manifesto “Progettare Città per le Persone”, una “carta” redatta dagli addetti ai lavori e da operatori multidisciplinari, al fine di produrre occasioni di riqualificazione urbana e sostenibile.

L’occasione è stata quella offerta durante lo svolgimento del seminario della Conferenza Episcopale italiana “Città: arte, architettura, umanesimo – Riflessioni per la politica e l’economia” che si è tenuto a Torino il 12 e 13 settembre.

Tra gli ospiti, oltre a circa cinquanta esperti, anche  Mario AbisCarlo Magnoli, specializzato in architettura sostenibile, e Roberto Reggi, direttore dell’Agenzia del Demanio.Roberto-Reggi_CEI.JPG_2104713069

L’offerta si rivolge principalmente ai privati cittadini, ad associazioni e imprese.

L’impegno dell‘Agenzia del Demanio è rivolto essenzialmente a supportare le pubbliche amministrazioni nel fronteggiare una dismissione immobiliare piuttosto impegnativa e consistente, anche finanziando studi di fattibilità di progetti organici e di qualità urbanistico-architettonica.

Oggetto d’interesse non soltanto gli immobili della pubblica amministrazione ma anche quelli appartenti ad Enti locali.

Lo strumento legislativo sarà lo Sblocca Italia ossia il D.L. che all’articolo 26 snellisce le procedure riguardanti il riuso di strutture dismesse o abbandonate ricadenti nel patrimonio immobiliare pubblico.

Corsia preferenziale è data all’Housing Sociale, con chiare finalità residenziali per fronteggiare l’annosa emergenza-casa.

Viene introdotto il concetto del baratto amministrativo in osservanza dell’articolo 24 del citato D.L. in cui i soggetti coinvolti sono i cittadini ed il Comune.

Ciò significa che i cittadini possono, grazie ad agevolazioni stabilite dagli amministratori locali, partecipare attivamente al recupero di tessuti urbani, anche piuttosto estesi.

Si cerca così di dare centralità al territorio e alle azioni eco-sostenibili, confidando a pieno su un nuovo atteggiamento propositivo da parte del cittadino, più attivo e partecipe alle trasformazioni territoriali in cui, dopo tutto, si trova a vivere.

 

in copertina immagine da www.venditaimmobili.agenziademanio.it

23 ottobre 2015  –  riproduzione riservata

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