Home > vernissage > L’opera di Emilio VEDOVA ad ALBA

L’opera di Emilio VEDOVA ad ALBA

vedova emilio alba

Emilio Vedova dalle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

7 ottobre > 2 dicembre 2018
 a cura di Caterina Molteni

Chiesa di San Giuseppe

Piazzetta Vernazza – Alba (CN)

Opening sabato 6 ottobre, ore 11.00


press release

Sabato 6 ottobre alle ore 11.00, presso la Chiesa di San Giuseppe ad Alba (piazzetta Vernazza, 6), avrà luogo l’inaugurazione della mostra “Emilio Vedova dalle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea”, a cura di Caterina Molteni, nella quale sarà esposta il dipinto Da Dove… (1984-1).

Dopo l’evento dello scorso autunno sull’opera di Enzo Cucchi, prosegue la collaborazione tra la Fondazione CRC e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea finalizzata a promuovere importanti occasioni di fruizione culturale nel territorio cuneese attraverso la presentazione al pubblico di prestigiose opere d’arte contemporanea.
La mostra rientra tra gli eventi culturali collaterali all’88a edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

vedova emilio alba

Emilio Vedova, “Da dove… (1984-1)”
1984 tecnica mista su tela
300 x 190 cm Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino

Protagonista dell’esposizione è il dipinto “Da dove… (1984-1)” realizzato tra il 1983 e il 1984 dal celebre pittore Emilio Vedova (Venezia, 1919-2006). L’artista è stato tra le figure più influenti del panorama artistico italiano del secondo dopoguerra, promotore di un forte rinnovamento culturale e politico ed esponente primario della corrente pittorica informale.

L’opera “Da dove… (1984-1)”, allestita nella zona absidale della chiesa, è un saggio rappresentativo della maturità raggiunta dall’artista in ambito informale e racchiude l’importanza attribuita al gesto nella sua pratica pittorica, nella quale si abbandona la necessità di una corrispondenza rappresentativa con il mondo esterno.
Nell’era digitale in cui la soggettività individuale appare al contempo esaltata dai social media e annichilita dall’essere parte di una pluralità anonima – afferma la Direttrice del Castello di Rivoli Carolyn Christov-Bakargievla messa a fuoco del gesto singolare pittorico è quanto mai attuale e porta a riflettere su questioni fondamentali della nostra esistenza terrena quali persone capaci di agire e di influire nel mondo”.

L’esposizione si inserisce in uno degli appuntamenti turistici di maggior richiamo per la nostra provincia e per tutto il Piemonte, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco ad Alba – commenta il Presidente della Fondazione CRC Giandomenico Genta – La Fondazione prosegue il proprio percorso in ambito artistico e culturale proponendo connessioni tra le migliori espressioni della realtà locale e soggetti di alto profilo culturale, come il Castello di Rivoli, per portare in provincia di Cuneo artisti di livello internazionale”.

Emilio Vedova
Nasce a Venezia il 9 agosto 1919 da una famiglia di artigiani-operai. Fin da giovane lavora come garzone in una fabbrica di insegne in ferro, per poi iniziare negli anni Trenta ad avvicinarsi all’arte come autodidatta. Nel 1942 aderisce al movimento Corrente. Partecipa con il fratello tra il 1944 e il 1945 alla Resistenza e nel 1946, a Milano, è tra i firmatari del manifesto “Oltre Guernica”. A Venezia, è tra i protagonisti della “Nuova Secessione” e del “Fronte Nuovo delle Arti”. Nel 1948 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia, manifestazione a cui prenderà parte numerose volte ricevendo nel 1960 il Grande Premio per la pittura e nel 1997 il Leone d’Oro alla carriera. Nel 1964 è tra gli artisti di Documenta invitato da Arnold Bode e Werner Haftmann a Kassel, anche questa manifestazione lo vedrà più volte partecipe. Svolge un’intensa attività didattica in diverse Università americane e alla Sommerakademie di Salisburgo e all’Accademia di Venezia. Tra le mostre personali, il Castello di Rivoli ha realizzato nel 1998 una grande antologica. Emilio Vedova è morto a Venezia il 25 ottobre 2006.
 

Per maggiori informazioni:
T. 0173/293163
www.fondazionecrc.it
@InarteFondazioneCRC