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SARAH SZE. Le installazioni multimediali in mostra a Roma

Sarah Sze gagosian roma
Sarah Sze, Untitled, 2018 (Dettaglio). Olio, acrilico, carta d’archivio, stabilizzatori UV, adesivo, scotch, inchiostro e polimeri acrilici, gommalacca, vernice ad acqua su legno. Courtesy Sarah Sze e Gagosian

SARAH SZE

13 ottobre 2018 > 12 gennaio 2019

Gagosian – Via Francesco Crispi 16, Roma

Opening  sabato 13 ottobre ore 18:00 – 20:00


Gagosian è lieta di annunciare una mostra di nuovi lavori dell’artista americana Sarah Sze, la prima in Italia dopo le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia come rappresentante degli Stati Uniti nel 2013 e nella mostra principale nel 2015.

Nel lavoro multimediale di Sze, spazio, oggetti e immagine sono scomposti in frammenti che orbitano attraverso molteplici dimensioni.

Le sue installazioni scultoree rivelano la coesistenza di percezione e conoscenza: una vorticosa varietà di materiali, sia inerti che organici, dà vita ad intricati sistemi che implodono e si espandono – come diorama atomici o l’apocalisse del regno digitale.

Con la video-installazione Half Moon (2018), Sze trasforma l’ovale della galleria in una grande lanterna magica sospesa tra i mondi della scultura e del film.

Una miriade di singoli fotogrammi video, proiettati individualmente sono ripresi da più punti di vista contemporaneamente, come accade nel pensiero e nella vita stessa.

Nella nuova serie di dipinti, complessi quanto le installazioni per cui l’artista è famosa, Sze traduce il sottile linguaggio della scultura in un’immagine bidimensionale.

Qui, staticità e vortici cosmici emergono dal materiale d’archivio e dal lavoro quotidiano dell’artista nel suo studio.

Sarah Sze

Sarah Sze nasce nel 1969 a Boston e vive e lavora a New York. Il suo lavoro è incluso nelle seguenti collezioni: Museum of Modern Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Whitney Museum of American Art, New York; Museum of Contemporary Art, Chicago; San Francisco Museum of Modern Art; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; e Fondation Cartier pour l’art contemporain, Parigi. Tra le recenti mostre istituzionali: Triple Point, Padiglione USA, 55a Biennale di Venezia (2013, poi al Bronx Museum of the Arts, New York, nel 2014); Fabric Workshop and Museum, Philadelphia (2013–14); 56a Biennale di Venezia (2015); 5a Triennale di Guangzhou, Cina (2015); Sarah Sze: Timekeeper, Rose Art Museum, Brandeis University, Waltham, MA (2016, poi al Copenhagen Contemporary, Danimarca, nel 2017); Triennale ARoS, Aarhus, Danimarca (2017); e Centrifuge, Haus der Kunst, Monaco di Baviera (2017).
Sze è stata insignita dei premi MacArthur nel 2003 e del Radcliffe nel 2005. Le sue opere pubbliche includono Still Life with Landscape (Model for a Habitat), Ekebergparken, Oslo (2011); e Blueprint for a Landscape, Metropolitan Transportation Authority, commissione per la metropolitana di New York. Da febbraio 2018 è membro dell’American Academy of Arts and Letters.