Home > vernissage > Shirin Neshat in PULSE all’Archivio Storico e Sepolcreto della Ca’ Granda

Shirin Neshat in PULSE all’Archivio Storico e Sepolcreto della Ca’ Granda

Shirin Neshat, Photo Credit Rodolfo Martinez
Shirin Neshat, Photo Credit Rodolfo Martinez

SHIRIN NESHAT, Pulse
all’Archivio Storico e Sepolcreto della Ca’ Granda.
 una produzione Gruppo MilanoCard.

25 maggio > 15 settembre 2018

a cura di artache

Archivio Storico e Sepolcreto della Ca’ Granda
(Ar.Se – il Percorso dei Segreti)
Via Francesco Sforza 32, Milano

Vernissage venerdì 25 maggio, ore 19:30

 


press release

Shirin Neshat

L’intensità dell’arte contemporanea espressa da Shirin Neshat approda, da venerdì 25 maggio a sabato 15 settembre 2018, al Sepolcreto della Ca’ Granda che insieme all’Archivio storico è stato aperto al pubblico e reso visitabile tutti i giorni dal Gruppo MilanoCard grazie alla volontà della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano, con la realizzazione di Ar.Se – il Percorso dei Segreti.

Il Gruppo MilanoCard con artache ha pensato di coinvolgere Shirin Neshat in questo progetto per le tematiche proprie della sua produzione artistica: gli antipodi temporali, passato e presente, ma anche spaziali come corpo e spirito. Grazie alla recente apertura al pubblico, lo spazio espositivo si confronta con una realtà inedita e con una città mutata e l’opera video Pulse mette in evidenza la tensione verso il contemporaneo e la nuova energia creativa che avvolge Milano, mettendo in relazione l’affascinante Sepolcreto del XV secolo con l’espressività dei giorni nostri.

Il percorso prevede la visita al Sepolcreto con l’installazione di Shirin Neshat e poi la visita alle sale capitolari oggi sede dell’Archivio Storico della Ca’ Granda. A disposizione dei visitatori, per una migliore esperienza di visita, personale qualificato che accompagna e assiste. Nello spirito del Gruppo MilanoCard che considera il patrimonio storico-artistico un bene comune di cui prendersi cura, è possibile abbinare alla visita anche una cena nel Giardino dello Speziere, un modo innovativo per vivere i musei e i monumenti, sentendosi a casa.

Shirin Neshat, Pulse. Courtesy dell’artista e Gladstone Gallery, New York e Bruxelles.

Informazioni
Ar.Se – il Percorso dei Segreti, via Francesco Sforza 32, Milano
orari: mar-ven 17.00 – 22.00; sab-dom 15.00 – 22.00
prezzi:
€ 6 ingresso al Sepolcreto e mostra di Shirin Neshat
€ 12 ingresso al Sepolcreto, alla mostra di Shirin Neshat e all’Archivio Storico della Ca’ Granda posto sopra il Sepolcreto. Il tutto accompagnato da personale qualificato.
In alcune speciali serate, c’è anche la possibilità di acquistare il biglietto per la Cena al Museo, che a € 35 dà la possibilità di gustare una cena di 4 portate e di avere una visita accompagnata alla mostra di Shirin Neshat nel Sepolcreto e all’Archivio storico della Ca’ Granda.
telefono: +39.3914997845
emailarse@milanocard.it
sito: www.arsemilano.it

Biografia Shirin Neshat


Shirin Neshat è nata a Qazvin, in Iran nel 1957. Recatasi per ragioni di studio negli Stati Uniti nel 1974, all’avvento della rivoluzione islamica in Iran vi rimase in esilio, proseguendo i suoi studi artistici all’Università di Berkeley (1979-81; 1993) e poi stabilendosi a New York. La possibilità di ritornare nel 1990 in patria e la constatazione della sua radicale trasformazione ne hanno profondamente influenzato la ricerca indirizzandola, prima attraverso la fotografia poi con video e cortometraggi, verso la comprensione delle complesse forze intellettuali e religiose sottese ai problemi connessi all’identità femminile e al rapporto tra i generi nella realtà islamica contemporanea.
“Women of Allah” (1993-97), una serie di fotografie che ritraggono donne con il velo che abbracciano pistole, è l’opera che la rende nota al pubblico internazionale: le sue immagini riflettono il senso profondo dei diritti delle donne dopo la rivoluzione islamica. L’esordio alla regia avviene nel 1998, anno in cui comincia a cimentarsi in video istallazioni e cortometraggi, anche grazie all’incontro con la filmmaker iraniana Shoja Azari, con la quale inizierà una collaborazione che porterà alla realizzazione di opere importanti, come la trilogia – “Turbulent” (1998), “Rapture” (1999) e “Fervor” (2000) – sul ruolo dei generi nella mentalità e nella società islamica. “Turbulent” vince il Premio Internazionale alla 48. Biennale di Venezia nel 1999. Dieci anni dopo, il suo primo film drammatico “Donne senza uomini” si aggiudica il Leone d’Argento per la migliore regia alla 66ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2013, oltre a mettere in cantiere il suo secondo lungometraggio, un ritratto della celebre cantante e musicista egiziana Umm Kulthum, viene chiamata a far parte della giuria del concorso ufficiale della 63ma Berlinale. Nel 2017 vince il Praemium Imperiale Award a Tokyo. Tra le sue mostre personali del 2018 ricordiamo “Looking for Oum Kulthum” (Faurschou Foundation, Copenhagen), “Dreamers Triology” (Kunstraum Dornbirn, Dornbirn, Austria) e “Women in Society,” (Neue Galerie Graz, Graz, Austria)
 

MilanoCard


Il Gruppo MilanoCard ormai da tre anni è impegnato nell’apertura e gestione di monumenti chiusi o poco noti di Milano. A partire dal 2015 con la Highline Galleria, il percorso sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele, nel 2016 ha riaperto la Cripta di San Sepolcro, la più antica chiesa sotterranea della città e il Foro romano, l’antica piazza principale di Milano dove si svolgevano le maggiori attività civili e religiose, per arrivare nel 2018 a rendere visitabili altri due grandi monumenti della nostra città, Ar.Se – il Percorso dei Segreti, che apre al pubblico l’Archivio storico e il Sepolcreto della Ca’ Granda e il Campanile dei Sospiri presso San Celso, il più antico Campanile ancora in funzione di Milano con oltre 1.000 anni di storia.